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Occupata la sede di “Calabria Lavoro” a Reggio: “Siamo esasperati”

Occupata la sede di “Calabria Lavoro” a Reggio: “Siamo esasperati”

REGGIO CALABRIA. Una quarantina di lavoratori in mobilità hanno occupato pacificamente la sede dell’Azienda Calabria Lavoro a Reggio Calabria in via Vittorio Veneto. In testa alla delegazione, presente all’interno dei locali dell’Azienda per chiedere il pagamento dei tirocini formativi indetti con bando pubblico dalla Regione Calabria, il Segretario Provinciale della Uil Temp di Reggio Calabria Stefano Princi. ‘‘Siamo davvero esasperati – ha dichiarato Princi – incredibile l’atteggiamento delle istituzioni che, come già più volte abbiamo segnalato, continuano a rimpallarsi le competenze con un indegno balletto sulla pelle dei lavoratorì’. I lavoratori in mobilità hanno infatti partecipato ai tirocini formativi presso diversi enti utilizzatori (Comuni ma anche Asp e altri enti pubblici) nell’ambito di un progetto indetto dall’Azienda Calabria Lavoro per conto della Regione Calabria. ‘‘Da mesi ormai non ricevono la retribuzione prevista – precisa Princi – è assurdo che migliaia di persone in tutta la Calabria abbiano prestato il loro servizio presso enti pubblici, in molti casi affrontando anche spese di viaggio e altri costi, ed ora Calabria Lavoro affermi di non poterli pagare per la mancanza del mandato di pagamento da parte della Regione Calabria”. Al termine della mattinata, dopo una serie di colloqui telefonici intercorsi tra il Segretario della Uil Temp Stefano Princi e il Commissario di Calabria Lavoro Pasquale Melissari, la protesta ha prodotto un primo risultato, portando a galla un’amara verità, e ottenendo da parte della Regione Calabria una lettera ufficiale, inviata dal Dipartimento Bilancio e Patrimonio, nella quale si precisa che, “in merito al mancato pagamento del decreto n° 14503 del 2 dicembre 2014, la Regione Calabria è obbligata al rispetto delle norme del cosiddetto Patto di Stabilità ed il codice SIOPE (Trasferimenti correnti ad Enti e Agenzie regionali) collegato al decreto 14503, incide al 100% su tale patto”. “Motivo per cui – prosegue la lettera – non possiamo, in questo momento, dare esecuzione al decreto in questione senza sforare i limiti di spesa imposti dal Patto di Stabilità con conseguenze nefaste per l’Amministrazione Regione oltre alle responsabilità di carattere erariale per i soggetti responsabili di tale sforamento. Riteniamo assurdo – ha dichiarato il Segretario della Uil Temp di Reggio Calabria Stefano Princi – che la Regione Calabria non sia in grado oggi di effettuare dei pagamenti nei confronti di lavoratori che hanno partecipato ad un regolare bando indetto da Calabria Lavoro. Che fine hanno fatto le somme stanziate che costituivano la copertura totale del progetto? Questi lavoratori attendono i pagamenti ormai da diversi mesi e adesso, alle soglie del Natale, si trovano di fronte all’ennesima incredibile beffa. Ulteriore simbolo del fallimento di una classe politica alla guida della Regione fino a ieri. La Calabria è ormai nel buio più profondo ed a soffrire di più, come spesso avviene, anche stavolta sono i più deboli. Da parte nostra non possiamo che appellarci alla nuova amministrazione regionale affinché provveda al più presto a risolvere questo assurdo paradosso”.

 

 

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