Nubifragio in Calabria, il sindaco di Rossano: “Siamo rimasti soli”

ROSSANO. “Dopo che il Consiglio dei Ministri, lo scorso 27 agosto, ha decretato lo stato di emergenza non abbiamo più visto nessuno. È stato nominato il Commissario? I soldi per gli interventi sono stati stanziati? Chi e quando interverrà per ripristinare i torrenti? Purtroppo inizia a palesarsi quello che sospettavamo da tempo, con la concreta possibilità di rimanere soli”. È il grido d’allarme del sindaco di Rossano, Giuseppe Antoniotti, a circa un mese dal nubifragio che ha colpito la sua città e quella di Corigliano. “L’inverno è alle porte – prosegue Antoniotti – e non possiamo correre il rischio di affrontare la stagione delle piogge con un sistema idraulico-fluviale del tutto precaria. I fiumi rimangono in condizioni pessime, così come anche le strade e le numerose frane che minacciano il Centro storico, le contrade e le zone montane”. Il sindaco di Rossano ha poi evidenziato che “l’Amministrazione comunale, con le sole forze municipali in questi giorni sta facendo il possibile per tamponare le numerose criticità. Ma non siamo in grado di andare oltre e garantire totale sicurezza alla Città. Un’altra ondata di maltempo potrebbe mettere seriamente in ginocchio il Comune. Sono seriamente preoccupato per lo stato di totale solitudine in cui è piombata la Città una volta chiusa la fase emergenziale. L’impressione è che tutti si stiano lavando le mani dalle loro responsabilità”. “Qui abbiamo bisogno – aggiunge il sindaco – urgentemente di ricostruire, perché gli interventi tampone che sono stati realizzati in questi giorni non bastano a fronteggiare una nuova ondata di maltempo. Gli argini dei fiumi sono stati rattoppati, ma non ricostruiti; molti torrenti, che per fortuna durante il nubifragio non sono esondati, hanno bisogno di manutenzione straordinaria urgente; tantissime frane devono essere messe in sicurezza così come numerose strade che, nel caso di nuove e forti piogge, potrebbero mettere a rischio la popolazione”.