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Nordio ribadisce l’intenzione di andare avanti: “Sulla riforma della Giustizia decide il Parlamento”

Nordio ribadisce l’intenzione di andare avanti: “Sulla riforma della Giustizia decide il Parlamento”

“La riforma passa al Parlamento e quindi il Parlamento nella sua sovranità deciderà come procedere”, ha spiegato il ministro della Giustizia Carlo Nordio in merito alla riforma della giustizia. “Noi interverremo per attuare completamente l’art.15 della Costituzione che afferma la libertà e la segretezza delle conversazioni”, ha detto ieri il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ad Agorà su Rai Tre. In questo momento siamo intervenuti parzialmente per tutelare il terzo, cioè la persona che viene citata nelle conversazioni di altri. Ma successivamente interverremo anche per tutelare la dignità e la libertà delle persone che parlano e devono parlare fra di loro in riservatezza, perché la riservatezza è l’altro lato della libertà. Naturalmente senza compromettere le indagini per i grandi crimini della delinquenza organizzata”. “Noi abbiamo tenuto conto della sentenza della Corte Costituzionale di alcuni anni fa -ha detto il ministro sull’inappellabilità delle sentenze di assoluzione in primo grado- e abbiamo rimodulato questa inappellabilità delle sentenze di assoluzione in conformità alle indicazioni di quella sentenza”. “Il potere legislativo deve fare il potere legislativo, il potere esecutivo deve fare il potere esecutivo, il potere giudiziario deve fare il potere giudiziario. Le leggi le scrive il Parlamento, non le scrivono i giudici, i giudici devono applicare la legge. Poi dicono le loro opinioni, è giusto, ognuno può dire le proprie opinioni”, afferma il ministro degli Esteri e coordinatore nazionale di Fi, Antonio Tajani. Ma intanto il Csm si prepara a far sentire la sua voce sulla riforma della giustizia approvata dal Consiglio dei ministri e che si appresta a cominciare il suo iter parlamentare.

 

 

 

 

 

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