Nella sede della federazione provinciale di Catanzaro l’attivo sulla sanità in vista della “Leopolda” di sabato 14 novembre

Nella sede della federazione provinciale di Catanzaro l’attivo sulla sanità in vista della “Leopolda” di sabato 14 novembre

CATANZARO. Potenziamento della rete territoriale di assistenza, numero adeguato di strutture per assicurare la continuità assistenziale, presenza specialistica nei territori, creazione di una rete ospedaliera più snella ma più qualificata sul piano professionale, tecnologico e alberghiero: sono questi alcuni degli argomenti approfonditi nel corso dell’attivo sulla sanità tenuto ieri pomeriggio nella sede della Federazione provinciale del Partito democratico di Catanzaro, in via Fares, alla presenza del segretario provinciale Enzo Bruno, dei componenti della segreteria provinciale, dei gruppi consiliari comunali di Catanzaro e Lamezia Terme, i segretari dei circoli Pd di Catanzaro e Lamezia, e dei componenti di Catanzaro della direzione regionale del Partito. I lavori sono stati presieduti dal dottor Lino Puzzonia che coordina i rappresentanti catanzaresi nella Consulta regionale per la sanità del Pd, tenuta a battesimo nei giorni scorsi dal segretario regionale democrat, Ernesto Magorno.

Un incontro propedeutico all’importante appuntamento di sabato 14 novembre nella Casa della Cultura di Catanzaro, alla presenza del sottosegretario alla Sanità Vito De Filippo e concluso dal responsabile nazionale Sanità della segreteria nazionale guidata da Matteo Renzi, l’on. Federico Gelli. Numerosi gli spunti emersi nel corso del confronto introdotto dal segretario Enzo Bruno e coordinato da Puzzonia, riflessione che non ha tralasciato l’attualissimo dibattito in atto sull’integrazione dell’azienda ospedaliera “Pugliese” e l’azienda universitaria che tante discussioni sta alimentando. Il Partito democratico calabrese vuole dare il proprio contributo concreto alla risoluzione delle problematiche che più stanno a cuore ai cittadini di questa regione. Tra queste, spicca la possibilità di potersi curare con sicurezza, efficacia ed efficienza nella propria terra. “Il funzionamento della sanità e l’innalzamento della qualità del sistema sanitario calabrese rappresentano una priorità nell’azione politico-programmatica delle forze di governo nazionale e regionale. A tal fine, tutto il Partito democratico è mobilitato per sostenere e supportare il presidente della Regione, Mario Oliverio, e la sua Giunta – ha ribadito il segretario provinciale Enzo Bruno -. Il Partito democratico deve recuperare una strategia progettuale in settori fondamentali della vita dei cittadini a partire dalla sanità. Dopo la costituzione della Consulta della Sanità regionale, vogliamo portare a sintesi il contributo di idee per fornire al presidente della Regione Mario Oliverio uno strumento qualitativo per costruire un sistema sanitario degno di questo nome”. In merito all’integrazione tra l’azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio e del Policlinico, rimarca Lino Puzzonia, “prima ancora della soluzione logistica bisogna definire i contenuti e le attività dell’azienda unica, nel rispetto delle capacità assistenziali di una realtà come quella ospedaliera e delle capacità formative e di didattica della azienda universitaria”. Tante le questioni da affrontare, dice Puzzonia nella introduzione, come l’organizzazione della rete territoriale, dell’impostazione di una seria politica di programmazione che porti al superamento di una sanità nazionale a due velocità, “con un commissariamento e un piano di rientro che ad oggi si sono dimostrati lacunosi, quando certo non si può sistemare la situazione solo con lo sblocco del turn over”. Tutti unanimi nel registrare che serve un piano industriale che parta dal territorio per combattere la mobilità passiva per potenziare i livelli di assistenza. “Catanzaro deve rappresentare il perno della rete ospedaliera – ha detto Puzzonia – sia per la tradizione assistenziale e le professionalità del ‘Pugliese’ che per la vocazione formativa dovuta alla presenza della facoltà di medicina”. Il Pd catanzarese conviene sul fatto che la fusione tra le due aziende deve avvenire nel pieno rispetto delle rispettive competenze, e nella consapevolezza che “non si può perdere l’occasione di dire la nostra sulla sanità nell’interesse di tutti”.

 

 

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