‘Ndrangheta: Gdf sequestra 33 mln alla cosca Labate di Reggio Calabria
REGGIO CALABRIA. Hanno un valore complessivo di 33 milioni di euro i beni sequestrati dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria e del Nucleo speciale polizia valutaria, a carico di soggetti ritenuti riconducibili alla cosca di ‘ndrangheta Labate, operante nei quartieri di Sbarre e Gebbione di Reggio Calabria. In tutto sono stati sequestrati il patrimonio aziendale di 6 imprese, 97 immobili, 6 autoveicoli e di plurimi rapporti finanziari e assicurativi. Tra le persone colpite dal sequestro vi è Michele Labate, esponente di vertice dell’omonima cosca. Gli altri interessati dal provvedimento di sequestro sono i fratelli Giovanni e Pasquale Remo, nel giugno 2013 coinvolti insieme a Michele Labate da un’indagine per estorsione aggravata dalle modalità e dalle finalità mafiose. Infine il sequestro riguarda anche gli eredi di Antonio Finti, deceduto nel 2014, il quale era titolare di una merceria a Reggio Calabria. Nonostante il commerciante fosse incensurato, le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia lo indicano quale persona che fin dagli anni 80 avrebbe reinvestito i proventi illeciti della cosca Labate attraverso diverse acquisizioni immobiliari. In vita Finti aveva accumulato un patrimonio di 71 immobili e 2 terreni, oltre a disponibilità finanziarie, che poi è passato in successione alla moglie e ai figli, e che è stato sequestrato grazie al nuovo codice antimafia, che consente di aggredire i beni pervenuti agli eredi entro 5 anni dal decesso della persona nei cui confronti potrebbe essere disposta la confisca.