‘Ndrangheta, Furlan firma “registro cittadinanza attiva”
REGGIO CALABRIA. Il prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, ha incontrato mercoledì 10 gennaio, nel palazzo del Governo, Anna Maria Furlan, segretaria generale della Cisl, accompagnata da Rosy Perrone, segretaria regionale per la Calabria, e da Luigi Sbarra, Segretario generale della Fai Cisl, tutti in città per partecipare ai lavori del consiglio generale dell’organizzazione sindacale. All’incontro erano presenti il procuratore vicario della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, Gaetano Paci, il questore, Raffaele Grassi, e i comandanti provinciali dei Carabinieri, Giuseppe Battaglia, e della Guardia di Finanza, Flavio Urbani. Furlan, nell’occasione, ha apposto la sua firma sul Registro della cittadinanza attiva “Una firma contro la ‘ndrangheta”, istituito in prefettura. Il prefetto, secondo quanto riportato in un comunicato, “ha dapprima evidenziato il ruolo strategico delle organizzazioni sindacali nell’affermazione della legalità nei luoghi di lavoro, per sottolineare, poi, gli impegni reciproci assunti in importanti e significativi protocolli di legalità sottoscritti nel settore della prevenzione e del contrasto alla criminalità organizzata”. Il prefetto ha quindi tracciato il quadro della situazione sociale ed economica della provincia, “soffermando in particolare l’attenzione sugli indici intollerabili di disoccupazione in genere e giovanile in specie. Ha, quindi, sottolineato – prosegue la nota – i positivi risultati conseguiti nelle attività di contrasto al fenomeno del caporalato e del lavoro irregolare, ranche con l’impegno delle organizzazioni sindacali, presenti nei tavoli di coordinamento istituiti in Prefettura nell’ambito dei protocolli sperimentali contro i citati fenomeni”. Analoghe considerazioni ha espresso anche il Procuratore Paci, “che ha segnalato – è scritto – il fondamentale contributo del sindacato nell’ambito delle diuturne e quotidiane battaglie per la riaffermazione della legalità e del rispetto delle regole nel delicato settore del lavoro”. Furlan, secondo quanto riportato, “ha posto l’accento sulla ricca tradizione di impegno sindacale in materia di diritti del lavoro e di contrasto alle organizzazioni criminali, manifestando piena disponibilità ad affiancare le istituzioni in tale nevralgico settore”.