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‘Ndrangheta: sequestrati beni per 300 mila euro a cosca Crea

‘Ndrangheta: sequestrati beni per 300 mila euro a cosca Crea

REGGIO CALABRIA. La polizia ha sequestrato altri beni intestati a Teodoro Crea, considerato dagli inquirenti il capo dell’omonimo clan che opera nel teritorio di Rizziconi. Il provvedimrento di sequestro, emesso dalla sezione misure di prevenzionre del Tribunale di Reggio Calabria, ha interessato terreni e un fabbricato per un valore di 300 mila euro. Il sequestro di beni nei confronti di Teodoro Crea, 76 anni, è scattato nell’ambito di una complessa indagine di natura patrimoniale portata avanti dalla Divisione anticrimine. Le indagini patrimoniali hanno dimostrato che Crea reimpiegava i capitali, frutto di attività illecite, nell’acquisto di terreni il cui valore risultava sproporzionato rispetto alla capacità reddituale, intestandoli, al fine di eludere la normativa antimafia, ai propri familiari. Analoghi provvedimenti di sequestro nei confronti del boss reggino sono stati eseguiti il 21 maggio scorso nel corso dell’operazione “Feudo”, per un totale di sei milioni di euro di beni riconducibili alla famiglia Crea. Il sequestro di oggi riguarda quattro terreni e un fabbricato, siti nel comune di Rizziconi, formalmente intestati a Francesco Barone, genero di Teodoro Crea, ma di fatto, secondo la polizia, nella diretta disponibilità del presunto capo clan.

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