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‘Ndrangheta: armi per la faida tra clan nel Vibonese, due condanne

‘Ndrangheta: armi per la faida tra clan nel Vibonese, due condanne

VIBO VALENTIA. Sei anni e 8 mesi di reclusione a testa per detenzione illegale di armi che servivano per alimentare la faida fra i clan nelle Preserre vibonesi. Questa la condanna emessa nel pomeriggio di mercoledì dal Tribunale collegiale di Vibo Valentia nei confronti di Rinaldo Loielo, 25 anni, e Valerio Loielo, 22 anni, entrambi di Ariola di Gerocarne ed arrestati nel novembre 2015. Erano accusati dei reati di detenzione illegale di: un fucile a pallettoni con matricola abrasa calibro 12, cinque cartucce a pallettoni ed una pistola revolver calibro 357 marca Smith & Wesson con matricola abrasa caricata con 5 proiettili dello stesso calibro. Contestato pure il reato di ricettazione delle armi, reati tutti aggravati dalle finalità mafiose in quanto le armi sarebbero state detenute per agevolare la cosca di appartenenza, ovvero quella dei Loielo impegnata in una faida con il gruppo rivale degli Emanuele. I due condannati sono figli di Giuseppe Loielo, ucciso nel 2002 a colpi di kalashinikov, insieme al fratello Vincenzo. Il 5 novembre 2015 lo stesso Valerio Loielo era rimasto vittima di un tentato omicidio.

 

 

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