Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente ed eseguire determinate funzioni. Di seguito troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie in ciascuna categoria di consenso.

I cookie classificati come "necessari" vengono memorizzati nel tuo browser in quanto sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Ndrangheta, 150mila euro messi a disposizione dalla cosca Crea per un progetto di attentato

Ndrangheta, 150mila euro messi a disposizione dalla cosca Crea per un progetto di attentato

 

La cosca Crea di Rizziconi avrebbe messo a disposizione 150 mila euro per il progetto di attentato già emerso nei giorni scorsi ai danni di un’auto blindata utilizzata da una persona di cui, però, al momento, non si conosce l’identità. Non si sa, in particolare, se l’obiettivo del progetto dovesse essere un magistrato o un testimone di giustizia. E’ quanto é emerso da un’inchiesta condotta dalla Dda di Ancona che il 4 ottobre scorso ha fermato tre persone per l’omicidio di Marcello Bruzzese, fratello del collaboratore di giustizia Girolamo, avvenuto a Pesaro il giorno di Natale del 2018. Per comunicare tra loro gli indagati utilizzavano schede telefoniche olandesi attraverso le quali gli inquirenti hanno trovato una serie di chat in cui si fa riferimento all’attentato, che sarebbe stato portato a termine utilizzando un bazooka o un ordigno esplosivo collegato ad un telecomando. Sul progetto di attentato ha aperto un’inchiesta la Dda di Reggio Calabria, guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri e dall’aggiunto Gaetano Paci.

 

 

 

 

desk desk