Naccari: “Trenitalia chiude 12 stazioni sulla linea ionica e la Regione non fa niente”
CATANZARO. Demetrio Naccari Carlizzi, Consigliere regionale del Pd, denuncia il disimpegno delle ferrovie dello Stato rispetto alla linea ionica calabrese. “È inaccettabile – dice – l’intenzione manifestata da Trenitalia di sopprimere 12 stazioni lungo la linea ferrata jonica calabrese perché questa non è altro che il preludio della sostanziale chiusura della tratta. Fa bene la popolazione locale a protestare contro questo scempio, che di fatto nega il diritto alla mobilità dei calabresi già costretti da decenni a utilizzare un servizio da terzo mondo, con un solo binario e con tempi di percorrenza biblici. Questi, inoltre, – secondo Naccari – sono destinati ad allungarsi ulteriormente poiché la chiusura delle stazioni ridurrà ulteriormente la capacità della linea, attrezzata con un binario unico. Riducendo il numero delle stazioni, dove si può usufruire del doppio binario, si allungheranno chiaramente i tempi di percorrenza dei convogli. Vengono in sostanza a mancare gli snodi a doppio binario fondamentali per l’alternanza del passaggio dei treni”. Le stazioni che saranno ridimensionate a semplici fermate prive di personale, rende noto Naccari, sono state individuate da Trenitalia su tutta la tratta jonica (Ardore – Bova – Marina – Campo Spartivento – Caulonia – Ferruzzano – San Lorenzo – Gioiosa Jonica – Riace – Squillace – Isola Capo Rizzuto – Roseto Capo Spulico). “E mentre gli utenti calabresi – dice – da anni chiedono un potenziamento della linea, la scelta dell’azienda ferroviaria è un chiaro segno dell’intenzione di voler ulteriormente ridurre le corse dei treni. È chiaro che tutto questo comporterà il completo isolamento infrastrutturale dell’intera fascia jonica calabrese nella totale indifferenza della Regione Calabria e del ministero competente”.