Museo Archeologico di Reggio Calabria, il 30 aprile riapertura completa

REGGIO CALABRIA. Il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, che ospita i Bronzi di Riace, riaprirà nella sua veste definitiva, dopo gli interventi di ristrutturazione, il prossimo 30 aprile. Lo ha detto il direttore Carmelo Malacrino incontrando i giornalisti e annunciando, per l’occasione, una visita del ministro per i Beni e le attività culturali Dario Franceschini. Sarà offerto ai visitatori – è stato spiegato dallo stesso Malacrino nel corso di una conferenza stampa – l’intero percorso dell’esposizione permanente, che affiancherà gli spazi per le mostre temporanee. Tra le tante vetrine, contenenti alcuni dei più importanti reperti della regione, si potrà attraversare l’intera storia dell’antichità calabrese, dalla preistoria sino all’età romana. Una narrazione che si concluderà con la grande sala dei Bronzi di Riace e dei Bronzi di Porticello. “Vorrei salutare questo evento, così atteso da più parti – ha detto Malacrino – come una festa della città di Reggio Calabria. Voglio ringraziare quanti mi hanno preceduto quanti stanno lavorando con me dal giorno del mio insediamento, lo scorso 1 ottobre e che, ne sono certo, continueranno alacremente in vista dell’apertura e anche nel prossimo futuro”. “Davanti abbiamo poco più di due mesi di grande lavoro – ha aggiunto – più di quanto non ne sia stato fatto finora, ma lo affronteremo con grande tenacia perché crediamo nelle potenzialità del Museo e della città. Siamo pronti a raccogliere questa sfida, consapevoli che solo così potremo essere protagonisti di un reale cambiamento”. “Il Museo già da tempo – ha detto ancora il direttore Malacrino – ha guardato favorevolmente ad alcune iniziative che sono state proposte dalle associazioni e dagli enti sul territorio, penso al rinnovo della convenzione con Fai per il progetto di alternanza scuola – lavoro ‘Apprendisti Ciceroni’ con gli studenti delle scuole superiori o la recente mostra ‘Quello che le donne non dicono’ con l’Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria. L’obiettivo, ora, è quello di aprire le porte del Museo alla città, alle sue forze vitali e alle energie positive, che ci sono, per contribuire a realizzare un evento straordinario. Nella consapevolezza che l’apertura di Palazzo Piacentini potrà comportare anche il consolidamento e la crescita del tessuto sociale, economico e produttivo di Reggio Calabria”. Malacrino, infine, ha rivolto un appello alle istituzioni, con in testa Regione, Provincia e Comune, alle Università e alle scuole “a fare rete per una struttura – ha detto – che è stata restituita alla città dopo gli interventi di ristrutturazione”.