Caso Bergamini, il Pm chiede la riapertura delle indagini

COSENZA. La procura di Castrovillari ha chiesto di riaprire le indagini sulla morte del calciatore Donato Bergamini, detto Denis, scomparso, in situazioni mai completamente chiarite, il 18 novembre del 1989 a Roseto Capo Spulico, nell’Alto Jonio cosentino. Bergamini, secondo la versione ufficiale, ma mai accettata dalla sua famiglia, si sarebbe suicidato gettandosi sotto un camion di passaggio sulla strada statale 106 jonica. La procura chiede che sia riesumata la salma del giovane calciatore, che aveva 27 anni al momento della tragedia. La decisione, dice il procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla, “è fondata su elementi diversi e attività nuove, in parte emergenti nei mesi e negli anni scorsi, una serie di elementi che però non erano stati valutati completamente. C’è anche la possibilità di utilizzare nuove tecnologie per gli accertamenti medico-legali – aggiunge Facciolla – che dovrebbero consentire di dare elementi nuovi per dirimere tutti i dubbi che si trascinano da troppo tempo, per sapere se si tratti di suicidio o di altro”. L’inchiesta è stata già riaperta e poi archiviata più volte, a seguito delle pressioni della famiglia di Bergamini, che ha anche eseguito delle indagini sul caso per proprio conto.