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Migranti: oltre 600 a Crotone, sbarcate anche 32 salme

Migranti: oltre 600 a Crotone, sbarcate anche 32 salme

CROTONE. Ha attraccato sabato mattina alle 8,30 alle banchine del porto di Crotone la nave Phoenix dell’organizzazione non governativa Moas con a bordo oltre 600 migranti, tra i quali 150 minori non accompagnati, ma anche le salme di 32 persone recuperate in mare dopo il naufragio del barcone partito dalla Libia sul quale erano stipate circa 500 migranti. Tra le vittime ci sono una ventina di bambini. Le operazioni dI sbarco sono coordinate dalla Prefettura di Crotone con il consueto dispositivo di soccorso: sanitari del 118, medici legali per le prime ispezioni sui corpi delle vittime, volontari della Croce Rossa e della Misericordia. Le 32 salme saranno sbarcate per ultime. Ieri in Prefettura si è tenuta una riunione per gestire l’operazione, ma anche per individuare i luoghi dove seppellire in maniera degna le 32 vittime di questa nuova strage di migranti. Da quanto si è appreso 17 verranno sepolte a Crotone e 2 a Roccabernarda. Le altre in comuni della provincia di Catanzaro. C’è anche il feto di un bambino tra le salme che stanno sbarcando dalla nave Phoenix al porto di Crotone. E’ quello abortito sulla stessa nave da una giovane donna incinta, probabilmente di nazionalità eritrea come la maggior parte dei migranti a bordo. La donna, una volta tratta in salvo, ha chiesto notizie del proprio bambino di sette anni. I volontari della Phoenix a quel punto le hanno mostrato i corpi delle vittime recuperate in mare. E quando, aprendo una delle sacche che contenevano i cadaveri, ha riconosciuto il figlio ormai privo di vita la donna è stata colta da un malore e successivamente ha abortito. Sono complessivamente undici le donne che hanno perso figli nel naufragio, mentre fra i circa 680 migranti che sono approdati oggi a Crotone sono 150 i minori non accompagnati. Di uno di loro è stata rintracciata la sorella che vive in Germania e che si è messa in viaggio per venire a prenderlo. Al porto è giunto anche il sindaco di Crotone che, insieme al sacerdote Ezio Limina, lancerà in mare una corona di fiori dal ponte della nave in omaggio alla vittime. Il Comune di Crotone ha dato la disponibilità di almeno 17 loculi per seppellire le vittime, ma anche gli altri Comuni del crotonese, come quelli di Cirò, Cirò Marina, Cotronei, Caccuri, Carfizzi, Rocca di Neto, San Mauro e Roccabernarda, si sono resi disponibili.

 

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