Migranti, Ferro: “Tante le azioni da mettere in campo”

“Tanti sono gli interventi, tanti sono le azioni da mettere in campo. Siamo partiti con lo stato di emergenza che è stato richiesto da governatori come il presidente Occhiuto che ringraziamo ancora una volta perché insieme al prefetto Valenti stiamo mettendo in atto quelle che sono le criticità calabresi che vedono dei punti molto vulnerabili con numeri in arrivo, anche in previsione, abbastanza allarmanti”. Così la sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro al termine della riunione a Catanzaro con il presidente della Regione Roberto Occhiuto e il capo dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno, prefetto Valerio Valenti. “Servirà quell’accoglienza – ha aggiunto – che veda questa sinergia tra Stato, regioni e comuni ma nello stesso tempo anche del sociale. Devo dire che tante associazioni, che sono presenti a Roccella piuttosto che a Crotone piuttosto che in altri territori, diventano fondamentali e per noi rappresentano un punto fermo. In molti casi abbiamo trovato questa coralità in altri auspichiamo che proprio dal territorio venga questa maggiore spinta non tanto in termini di risorse, che vedranno la regione impegnata per come già assicurato dal presidente Occhiuto, ma in quell’accoglienza che però deve garantire poi anche la sicurezza del cittadino”. In merito alla “narrazione” su quanto accaduto a Steccato di Cutro col naufragio del barcone carico di migranti, Ferro ha sostenuto che “noi che abbiamo vissuto la Calabria l’abbiamo vista totalmente differente. Ho incontrato i ragazzi superstiti e ho trovato grande serenità e grande voglia di ripartire. Penso che la narrazione di chi ancora non ha in mano il decreto Cutro perché si sta discutendo in questi giorni gli emendamenti al Senato, appartenga a quelle persone che diranno di no sempre e comunque. Il decreto Cutro non sarà sicuramente la panacea ma sarà il mettere in campo quelle piccole importanti norme che a questo Paese servono. Accogliere tutti non è possibile, dobbiamo aprire flussi regolari e sicuri, garantire ai migranti che la solidarietà, oltre che l’accoglienza, non sia come quella che abbiamo trovato nei centri che abbiamo ereditato da qualche governo e che non possono avere spazio per quell’umanità di cui qualcuno professa di essere il maggiore interprete e testimone”. Wanda Ferro ha anche sostenuto che tra gli interventi previsti ci sarà anche l’aumento di personale. “E’ quello che abbiamo messo in piedi – ha detto – anche nelle nuove assunzioni che dovranno partire in tempi molto brevi che riguarderanno tutti i corpi e forze di soccorso perché riteniamo che già di per sé erano sguarniti molti organici”.