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Migranti, Corbelli: “Juve a Crotone non faccia dimenticare dramma”

Migranti, Corbelli: “Juve a Crotone non faccia dimenticare dramma”

CATANZARO. “Oggi, nel giorno in cui i riflettori mediatici dell’Italia e di tanti altri Paesi del mondo sono accesi sulla bella e storica città di Crotone, per l’incontro di calcio tra la squadra locale e la Juventus, e quasi nessuno, in Italia, parla della tragedia del giovanissimo migrante etiope, un ragazzino di appena 15 anni, sbarcato a Vibo e morto perchè arrivato denutrito e disidratato, chiedo che si apra uno squarcio di luce, di attenzione, di solidarietà e di umanità anche su dramma degli “invisibili”, su quel centinaio di migranti costretti a vivere, nella Città di Pitagora, sotto i ponti accartocciati su buste di plastica e cartoni, in condizioni, allucinanti, che vanno ben oltre la disumanità”. E’ quanto afferma, in una nota, Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili e delegato, per la Presidenza della Regione, per la tutela e promozione dei diritti umani, da sempre impegnato ad aiutare gli immigrati. “Si tratta – dice – come ha denunciato, nei giorni scorsi, dice dalla Gazzetta del Sud, dei dannati del cavalcavia, i cosiddetti “dublinanti”, tutti quei migranti che hanno ottenuto asilo politico e che, per effetto del regolamento di Dublino, sono poi costretti a ritornare a Crotone, località del loro primo ingresso in Europa, per rinnovare i propri documenti. Per il rinnovo ci vogliono dei mesi e questi migranti non possono, nella lunga attesa, accedere al sistema delle strutture di accoglienza(Cara, Sprar). Ci sono poi quelli che hanno fatto richiesta di asilo e aspettano per mesi, e spesso anni, una risposta e altri migranti arrivati a Crotone, ma non con gli sbarchi”. “Questi migranti di Crotone – dice Corbelli – vivono in condizioni, se mai possibile, ancora più allucinanti e disumane di quelli della tendopoli-vergogna di San Ferdinando! Dormire sotto un ponte accartocciati in buste di plastica e cartoni! Vengono aiutati da qualche associazione e alcuni volontari, che gli portano anche delle medicine per combattere malattie, come bronchite, febbre, reumatismi. Chiedo – contiua Corbelli – si può consentire una simile crudeltà in una città civilissima, ospitale e accogliente come Crotone? Perchè non si trova una soluzione dignitosa e umana per questa povera gente che è lì ed è costretta ad aspettare dei mesi per ottenere un diritto(il rinnovo dei documenti) che gli spetta? Perchè, non si fa, – aggiunge – come ad esempio ho fatto io a Cosenza dove, nell’ottobre scorso, ho fatto arrivare e installare due dignitosi container della Protezione civile regionale per ospitare tutti i clochard(nostri corregionali e immigrati). Perchè non si adotta anche per i migranti di Crotone, i dannati del cavalcavia, la stessa dignitosa soluzione, togliendo così quei poveri migranti da quella condizione di disumanità e sofferenza? Aspetto e chiedo – aggiunge ancora – un intervento del Governo e del comune di Crotone. Mi auguro che i riflettori dei grandi media vengano accesi anche sugli invisibili, su quei poveri migranti che sono lì a poca distanza dallo stadio Ezio Scida, oggi al centro dell’attenzione del mondo sportivo italiano e internazionale”.

 

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