Migranti: Coldiretti dona container docce per il campo di San Ferdinando

Migranti: Coldiretti dona container docce per il campo di San Ferdinando

SAN FERDINANDO. Due container dotati di docce e spogliatoio sono stati donati al sindaco di San Ferdinando dalla Coldiretti e installati nel campo di prima accoglienza, la nuova struttura realizzata nelle vicinanze della vecchia tendopoli. Un gesto, spiega Coldiretti, che deve servire a continuare a comporre i tasselli per sostituire alla “logica del ghetto” quello della “dignitosa ospitalità per i lavoratori”. Il container è stato possibile grazie alla campagna svolta nelle piazze e Mercati di Campagna Amica da Coldiretti Calabria e Focsiv (Federazione organismi cristiani di servizio internazionale volontario) “abbiamo riso per una cosa seria”. “E’ una svolta, nei fatti – ha sottolineato il Prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari – perché è il primo intervento da parte di un’associazione che rappresenta i datori di lavoro”. “Abbiamo il dovere – ha detto Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria – di combattere lo sfruttamento che si alimenta dalle distorsioni lungo la filiera”. La consegna è avvenuta alla presenza di Di Bari, dei sindaci di San Ferdinando Andrea Tripodi e di Rosarno Giuseppe Idà e altri amministratori, del commissario straordinario del Governo per l’area di San Ferdinando Andrea Polichetti, del vice questore Diego Trotta, dei comandanti dei carabinieri, di Molinaro insieme a dirigenti della Federazione di Reggio Calabria e del Consorzio di Bonifica di Rosarno. “Dobbiamo – ha detto il Prefetto – proseguire per continuare a garantire condizioni di vita dignitose agli immigrati che lavorano prevalentemente in campagna, dare ospitalità agli immigrati, sottraendoli allo sfruttamento del caporalato con un regolare contratto di lavoro per la raccolta stagionale”. “Siamo – ha ribadito Molinaro – per una azione di responsabilizzazione di tutta filiera, dal campo alla tavola, per garantire che dietro tutti gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali, ci sia un percorso di qualità che riguarda l’ambiente, la salute e il lavoro”.

 

 

 

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