Migranti: 860 arrivati a Crotone, 7 ricoverati in ospedale

Migranti: 860 arrivati a Crotone, 7 ricoverati in ospedale

CROTONE. Un gruppo di 860 migranti è sbarcato sulle banchine del porto di Crotone. I migranti, in gran parte eritrei e somali, erano stati raccolti dalla nave Borboun Argos, di ‘Medici Senza Frontierè, al largo delle coste della Libia mentre erano alla deriva su due barconi. Inizialmente la nave aveva preso a bordo 960 persone, ma al largo si è reso indispensabile il trasbordo di 130 migranti su una unità della Guardia di Finanza, mentre dieci donne incinte sono state trasferite a Lampedusa perchè bisognose di immediata assistenza. Resteranno a Crotone sette dei migranti sbarcati per i quali si è reso necessario il ricovero all’ospedale civile San Giovanni di Dio, tutti gli altri, dopo le identificazioni dalla parte della Commissione territoriale di Crotone, saranno invece trasferiti in altre regioni d’Italia. In particolare 150 in Puglia; 125 in Veneto; 100 in Lombardia; 100 in Emilia; 100 in Toscana; 62 in Umbria; 50 nelle Marche; 25 in Basilicata e 25 in Liguria. Le operazioni di sbarco sono state coordinate dalla Prefettura di Crotone, sono intervenute le forze dell’ordine e di volontario di Croce Rossa Italiana e Misericordia di Isola Capo Rizzuto. Sono complessivamente 74 i minori non accompagnati presenti tra gli 862 migranti di nazionalità subsahariana. I minori sono stati ospitati nei Centri di San Nicola dell’Alto, Petilia Policastro e Verzino. Sono 250 i migranti, che dopo l’identificazione al porto di Crotone, sono partiti direttamente per la Lombardia (100) e la Puglia (150). Gli altri saranno temporaneamente ospitati nel Cara di Isola di Capo Rizzuto ai fini della pre-identificazione. Quindi saranno trasferiti, a far data dal 9 settembre, in Basilicata, Umbria, Marche, Emilia-Romagna, Piemonte, Toscana e Veneto. La Prefettura di Crotone ha coordinato le procedure per il primo soccorso e l’accoglienza, operate da personale del Comune di Crotone, delle Forze di Polizia, della Capitaneria di Porto, dell’Azienda Sanitaria Provinciale, della Croce Rossa e della Misericordia.

 

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