Tallini: “Nella vicenda della metro di Cosenza la tartaruga Oliverio più veloce di Usain Bolt”

REGGIO CALABRIA. “Se uno dei più lenti presidenti di Regione di colpo eguaglia Usain Bolt, considerato il più grande velocista di tutti i tempi, è evidente che si è in presenza di una furbata che rischia di sconfinare, come sottolinea il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, nell’illecito amministrativo e persino penale”. Lo sostiene, in una nota, il consigliere regionale di Forza Italia Domenico Tallini. “Il governo della Regione, in fatto di rispetto delle legislazione vigente e di buone relazioni con gli enti locali – aggiunge – è un autentico disastro che non finisce mai di stupire. Il presidente Oliverio ha utilizzato come una clava elettorale la metrò di Cosenza e ha ottenuto, per tutta risposta, una batosta di 40 punti di distacco dal sindaco eletto. Una batosta che farebbe scomparire dalla scena politici di ben altro spessore e calibro. Eppure, non contento di ciò, diabolicamente insiste. Così, una Regione amministrativamente paralizzata, che su questioni di primaria importanza si muove con la lentezza di un elefante, per quanto concerne invece la metrò di Cosenza agisce con una tempistica da Guinness dei primati: il 31 maggio è stata aggiudicata la gara e lo stesso giorno è stato pubblicato il relativo decreto. Quale ‘miracolo’ ha trasformato un ‘governatore’ lumaca, a rilento per l’aggiudicazione di altre gare (reti idriche e da altre importanti infrastrutture) in un Usain Bolt dell’amministrazione pubblica, al punto da fargli evadere una gara di circa cento milioni di euro nell’arco di un giorno? Sono sicuro che a un controllo antipoding risulterebbe positivo. Specie se si tiene conto che il presidente Oliverio ha compiuto l’eccezionale performance, in tutti gli aspetti fondamentali, in un solo giorno. Ciò che è grave, al di là dei miracoli e del doping è che l’ha fatto in mancanza di un accordo quadro di programma con il Comune e in aperta violazione di tutte le procedure regolamentari. Anche in questa occasione, il presidente Oliverio, dopo aver promesso ‘rigore e sobrietà’ nell’amministrazione della cosa pubblica, mette in luce comportamenti deplorevoli, tipici di chi s’illude di essere ‘l’uomo solo al comandò e si ritiene al di sopra di ogni legge, nonché di poter agire a dispetto delle norme e soprattutto a dispetto delle prerogative spettanti ad altri soggetti come il Comune di Cosenza”. “La Regione rinsavisca – conclude Tallini – e rientri nel perimetro delle proprie competenze. Se ha assunto sostanze dopanti, veda di liberarsene in fretta. E metta un punto a quest’altra stucchevole vicenda, chiarendo i motivi di un comportamento a dir poco imprudente che concernono un’opera non voluta dalla stragrande maggioranza dei cittadini”.