Mattarella ad Auschwitz: “La Shoah pagina buia dell’umanità che si ha il dovere di non dimenticare”

Il piano nazista di persecuzione e di sterminio del popolo ebraico è stato “un abominio condotto dal regime hitleriano“, con “la complicità” in Italia “anche di quello fascista“. Giorgia Meloni, nel suo terzo giorno della Memoria da premier, non esita a puntare il dito contro gli orrori che si consumarono durante il ventennio, con “l’infamia delle leggi razziali e il coinvolgimento nei rastrellamenti e nelle deportazioni”. Una condanna dura ed esplicita che ribadisce e rafforza quella del 2024. Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ad Auschwitz, ha partecipato, con decine di leader politici e teste coronate, alla cerimonia per gli 80 anni dalla liberazione del campo di concentramento tedesco. “Il 27 gennaio del 1945, con l’abbattimento dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, si poneva fine all’Olocausto, una delle pagine più buie e assurde della storia dell’umanità”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria. “Morte, fanatismo, sospensione del vivere civile – aggiunge Occhiuto – imperversarono per anni in Europa e in Italia. Tra i campi di concentramento anche quello calabrese di Ferramonti, nel Comune di Tarsia in provincia di Cosenza. “Siamo ancora coscienti di cosa significhi la Giornata della Memoria? Oppure ne abbiamo fatto una stanca riproposizione priva del senso che le è proprio? Sono domande che non devono sorprendere chi ritiene il 27 gennaio un momento fondativo del calendario civile della nostra Repubblica” A sostenerlo, in una nota, sono i consiglieri regionali del gruppo del Pd in Consiglio regionale. “La data del 27 gennaio – aggiungono i consiglieri dem – dovrebbe scolpire la necessità della solidarietà, della difesa dei diritti umani e dei valori stuprati e straziati dal nazifascismo”.