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Mass media e minori, insediata la Consulta del Garante per l’Infanzia

Mass media e minori, insediata  la Consulta del Garante per l’Infanzia

Si è insediata ieri mattina, alla presenza del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, la Consulta mass media e minori. A farne parte sono stati chiamati Giuseppe Soluri, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria, Eduardo Lamberti Castronuovo, editore e docente di etica della comunicazione presso l’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria, che assume l’incarico di coordinatore, e l’avvocato Angela Caruso. “I mass media hanno assunto il ruolo di agenzia di socializzazione finendo per condizionare lo sviluppo psicosociale dei soggetti in età evolutiva – dichiara Marziale – e determinando modelli e stili di vita contrapposti ai canoni della buona educazione civica. Il dibattito sul rapporto media-minori è da tempo uscito dal mero dibattito filosofico collocandosi nella sfera d’interesse clinica e medico-scientifica, pertanto non si può più far finta di niente e lasciare che i bambini e gli adolescenti rimangano esposti a visioni, a videogiochi e finanche a trasmissioni radiofoniche in cui violenza e scurrilità la fanno da padroni”. Per il Garante: “Il raggio d’azione dei media permea totalmente la vita reale dei bambini e degli adolescenti, inficiando gli sforzi educativi della famiglia e della scuola, in un’era in cui vi è invece la necessità di aiutare queste due agenzie di socializzazione primaria a riconquistare il ruolo che compete loro. Non è accettabile che per motivi di audience, dunque commerciali, si getti fango nelle case con produzioni mediatiche indegne di un paese civile. Ecco, dunque, uno strumento che dal territorio intende muoversi nel globale al fine di sensibilizzare gli operatori dell’informazione a tenere in debita considerazione i dettami deontologici e le norme di riferimento in materia di tutela dei minori, ed a richiamare i “signori dei palinsesti” a uniformarsi a quanti quotidianamente lottano per drenare gli effetti nefasti di un’emergenza educativa senza precedenti, ma anche per invitare i genitori ad essere i primi portatori di esempio dei figli senza venir meno a quel controllo parentale senza il quale ogni sforzo sarebbe vano”. “Lo spessore degli specialisti da me scelti è di primissimo piano – conclude Marziale – e mi dico certo che insieme sapremo contribuire a portare entro i parametri dell’etica ciò che oggi risulta essere anarchia e mancanza di rispetto delle fasce deboli, entro le quali i bambini sono da ritenersi primi”.

 

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