Autorizzazione al Marrelli Hospital: fissata una riunione per mercoledì

CATANZARO. L’iter per la concessione dell’autorizzazione alla struttura sanitaria privata “Marrelli Hospital” di Crotone sarà affrontato nel corso di una riunione programmata per mercoledì prossimo. Lo ha reso noto il prefetto di Catanzaro, Luisa Latella, al termine di un incontro con alcuni rappresentanti istituzionali che hanno seguito la manifestazione di protesta che si è svolta a Catanzaro. Dal canto suo, il prefetto Latella ha evidenziato che “la questione va affrontata con i soggetti competenti”. Per questo, il sub commissario per il piano di rientro dal debito sanitario, Massimo Scura, incontrerà mercoledì una delegazione composta da lavoratori e proprietà della struttura sanitaria. In circa 1000 hanno manifestato a Catanzaro per chiedere il rilascio dell’autorizzazione per l’apertura del “Marrelli Hospital”, la struttura sanitaria di Crotone che dovrebbe garantire assistenza ai malati oncologici. I manifestanti, riuniti in piazza Prefettura, hanno bloccato corso Mazzini, paralizzando di fatto il centro città, e chiedono di poter raggiungere la vicina sede di palazzo Alemanni, dove si trovano gli uffici del commissario per il piano di rientro dal debito sanitario. I dimostranti hanno portato nel capoluogo di regione trombe, tamburi, fischietti e tantissimi striscioni e cartelli per denunciare la “burocrazia” che sta “uccidendo Crotone”. I manifestanti sono giunti in città a bordo di sedici pullman e diverse autovetture. Una protesta rumorosa e dai toni duri, che non ha mancato di provocare disagi nel capoluogo calabrese. A guidare il corteo dei manifestanti, che ha presidiato Corso Mazzini e l’area antistante il palazzo della Prefettura, sotto l’occhio attento delle forze dell’ordine, c’era uno striscione della struttura sanitaria privata. Quindi tanti altri cartelli per denunciare la condizione che si vive a Crotone. Gran parte di questi erano rivolti al commissario per il piano di rientro dal debito sanitario e al suo vice, Massimo Scura e Andrea Urbani: “Scura e Urbani rispetto per la Calabria”, ed ancora “Scura e Urbani Checco Zalone della sanità in Calabria”. I cori dei presenti hanno avuto un unico messaggio: “Vogliamo l’autorizzazione”. Una richiesta ripetuta e urlata per ore davanti al palazzo della prefettura di Catanzaro.