Tonino Russo: “La Cisl privilegia la strada del dialogo e del confronto

“Siamo consapevoli del fatto che i tempi per l’approvazione della legge di stabilità sono molto stringenti e che i margini per le modifiche sono in questa fase limitati. Anche per questo la Cisl privilegia la strada del dialogo e del confronto. Ma ci sono temi sui quali si può intervenire subito per migliorare e rafforzare i contenuti della manovra finanziaria a favore di lavoratori, pensionati, famiglie”. Lo ha detto Tonino Russo, segretario generale della Cisl Calabria, nella relazione introduttiva all’assemblea che l’organizzazione sindacale ha tenuto a Lamezia Terme per discutere della manovra finanziaria 2023 e delle proposte della Cisl. “Siamo grati al segretario generale Luigi Sbarra e all’intera Segreteria per quanto stanno facendo in questa fase al fine di esperire ogni tentativo di dialogo con il Governo. La Cisl, infatti – ha proseguito Russo -considera sbagliato ricorrere ora allo sciopero: forma ultima di conflitto che nelle condizioni date danneggerebbe i lavoratori, logorerebbe il sistema produttivo, infiammerebbe i rapporti sociali e industriali, senza che tutto ciò abbia attinenza con le finalità di una mobilitazione tesa a migliorare la qualità dell’azione politica del Governo e del Parlamento. Serve un patto sociale per la crescita, l’equità, la coesione sociale e territoriale, l’occupazione. Non ha senso tentare di dividere il Paese, come qualcuno sta proponendo, tra Nord e Sud, territori più e meno avanzati. L’Italia cresce se cresce insieme. Non ha senso contrapporre interessi dei giovani e dei meno giovani. Come ha spiegato Sbarra, la Cisl ha chiesto ‘profonde modifiche’ alla manovra e, dopo l’incontro del 7 dicembre a Palazzo Chigi, ha rilevato ‘grande disponibilità del Governo’ anche ad attivare subito tavoli tematici in gennaio su lavoro e sicurezza, sistema della previdenza e delle pensioni, politica industriale e aiuti a imprese. La Cisl ha proposto un pacchetto di proposte migliorative, indicando anche un percorso di corresponsabilità che guardi oltre la Legge di Bilancio e dia forma a un ‘progetto Paese’ qualificato su investimenti e riforme. Al tavolo con il Governo la Cisl ha chiesto, tra l’altro, di ristabilire la piena rivalutazione di tutte le pensioni, perché non si fa cassa sui pensionati: pensiamo alla Calabria, in cui gran parte del reddito è costituito da pensioni e da pensioni molto basse, provenendo dal lavoro privato. La Cisl ha chiesto di rimuovere i vincoli su opzione donna, di rafforzare l’operazione sul cuneo fiscale e la decontribuzione per assunzioni e stabilizzazioni di giovani e donne. Dobbiamo pretendere, come cittadini meridionali e calabresi -ha detto ancora il segretario regionale della CISL- gli stessi livelli essenziali delle prestazioni in tutto il Paese: sanità, infrastrutture, collegamenti, servizi alle famiglie, perché abbiamo in Calabria 300mila famiglie sulla soglia o oltre la soglia della povertà. In un momento difficile come questo, dobbiamo dire che la Calabria produce energia da fonti rinnovabili più di quanta ne consumi, e questo può essere fonte di ricchezza. Deve andare avanti, e concretizzarsi in risultati per i cittadini, l’interlocuzione avviata con la Giunta regionale. Bisogna dare risposta alle attese della nostra regione, dei disoccupati, dei precari, dei lavoratori, delle famiglie. Ci sono alcune priorità: alta velocità ferroviaria, di cui si sono perse le tracce; SS 106, entrata nella manovra finanziaria, con cantieri che finalmente si devono aprire e chiudere; Zona Economica Speciale per attrarre investimenti, Porto di Gioia Tauro e sistema portuale calabrese; lavoro; riforme della PA e degli assetti istituzionali, per mettere i Comuni in grado di programmare e spendere bene le risorse dell’Europa, prese in prestito dai nostri figli; sanità; risorse per il settore forestale”.