Manno: “La Calabria continua a franare, basta con le chiacchiere, occorrono fatti concreti”
“Il Consiglio regionale fissato per il prossimo 12 settembre con all’ordine del giorno la “Sicurezza del Territorio e Infrastrutture” deve essere decisivo. Dalla massima assise regionale devono scaturire programmi concreti, competenze e non chiacchiere poiché è evidente che non si ricostruisce con gli annunci e le buone intenzioni”. Grazioso Manno, Presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese, continua a rilanciare l’importanza di questo tema che, se affrontato con interventi puntuali e verificabili, ridurrebbe progressivamente le conseguenze di sciagure di origine naturale, la cui violenza è accentuata dai cambiamenti climatici in atto e che annualmente costano alla nazione circa 2 miliardi e mezzo e di questi una cifra consistente alla Calabria e questo solo per riparare i danni, senza contare l’incommensurabile valore delle vite umane. Non solo – aggiunge Manno – : sarebbe un importante fattore economico, dando vita a nuovi posti di lavoro ed evitando i freni allo sviluppo, causati da fenomeni quali alluvioni e frane. Per questo- prosegue – siamo orgogliosi di affermare che le progettualità messe in campo dai Consorzi di bonifica e di irrigazione sono un importante asset per la crescita della Calabria e anche della sua reputazione”. Il Consiglio Regionale deve far tesoro di quanto successo il 10 settembre di diciotto anni fa a Soverato, alla foce del torrente Beltrame, quando un evento calamitoso causò ben 13 vittime e ingenti danni. E’ il caso di dire che “ne è passata di acqua sotto i ponti”, da allora – commenta – e prima e dopo Soverato, tante sono state le alluvioni che hanno colpito duramente la nostra terra e molti i danni subiti.Ad ogni pioggia, pertanto, rimaniamo tutti col fiato sospeso con il timore che accada l’irreparabile. Moltissimi, e provenienti da più parti, sono stati nel tempo i gridi d’allarme; moltissime le dichiarazioni di buone intenzioni rilasciate subito dopo ogni episodio alluvionale (Risoluzione n.1 del 22/09/2000 e o.d.g. n.9 del 5 /10/2000- entrambi del Consiglio Regionale della Calabria):in realtà, purtroppo, pochissimo è stato fatto per la prevenzione e poco è stato fatto per finanziare progetti mirati. Ritengo che non vi sia più tempo da perdere. Basta aspettare le puntuali alluvioni e, spesso, i tanti morti; è arrivato il tempo di prevenire; le risorse ci sono: è necessario solo spenderle in maniera oculata; i progetti per mettere in sicurezza il territorio ci sono; sono noti a tutti gli Enti ( tra cui i Consorzi di Bonifica ) in grado di realizzarli, con professionalità e tempi certi; basta con gli inutili convegni e con le altrettanto inutili passerelle; basta con le cervellotiche diagnosi, studi ed analisi fatti spesso in passato spendendo parcelle milionarie: conosciamo benissimo il territorio calabrese e cosa bisogna fare; basta con l’utilizzo indiscriminato di cemento armato;basta all’abusivismo sfrenato, spesso volutamente incontrollato; basta con gli interventi a pioggia, che non risolvono i problemi perché sono opere parziali finanziate solamente per accontentare gli amici degli amici. Siamo pronti come sistema consortile a raccogliere la “sfida per difendere la nostra splendida Regione” è l’esortazione di Manno. Infine, una importante sottolineatura: sulla difesa del suolo e sul dissesto idrogeologico non deve esserci “colore politico” perché, come vado sostenendo da sempre e quotidianamente, l’acqua non ha colore, la natura non ha colore, l’ambiente non ha colore, il futuro dei nostri figli non ha colore.