Mangialavori: “Le Ferrovie dello Stato continuano a penalizzare la Calabria”

Mangialavori: “Le Ferrovie dello Stato continuano a penalizzare la Calabria”

CATANZARO. “Da diversi anni si registrano numerosi disagi relativi a ritardi, disservizi, soppressione di treni e fermate nelle stazioni ferroviarie della Calabria”. A denunciarlo è il consigliere regionale della Casa delle Libertà, Giuseppe Mangialavori. “Il responsabile della holding del gruppo Fs – fa presente Mangialavori – ha presentato un progetto che prevede dal prossimo mese di giugno, per l’area dello Stretto, la dismissione di una nave e l’operatività di un solo mezzo nell’arco delle 24 ore. Inoltre, Fs ha ufficializzato che – a partire dal cambio orario programmato per il 13 giugno – saranno soppressi tutti gli “intercity giorno” 724-728-723-727- e “l’intercity notte” 784-785. In merito, – dice – Maurizio Lupi, ministro dei Trasporti, ha già dichiarato che si punta a migliorare la qualità dei servizi, senza alcuna penalizzazione dell’utenza interessata. A tal fine, a breve, ci sarà un confronto col governatore della Regione Sicilia. In ogni caso – sottolinea ancora l’esponente politico – la situazione dei collegamenti ferroviari non può registrare un ulteriore progressivo peggioramento, con gravi disagi per lavoratori e studenti che sono i principali utenti di un servizio pubblico essenziale. Avvicinandosi la stagione estiva, qualsiasi ridimensionamento porterebbe inevitabilmente anche ad un calo del turismo e, in una regione a vocazione turistica come la Calabria, questo costituisce un dato assolutamente negativo. I grandi investimenti ferroviari non sono mai stati assicurati in maniera omogenea sul territorio nazionale. E infatti il Sud e la Calabria registrano, nel settore, ritardi inaccettabili. Per tali ragioni – conclude Mangialavori – è stata interrogata la Giunta al fine di stimolare un’adeguata iniziativa istituzionale, con il ministro dei Trasporti, i rappresentanti della Regione Sicilia e di Trenitalia, per analizzare le scelte fin qui operate e promuovere un piano di investimenti e razionalizzazione del settore”.

 

 

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