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Mammoliti: “Sul rischio sismico in Calabria serve un’indagine accurata degli edifici pubblici”

Mammoliti: “Sul rischio sismico in Calabria serve un’indagine accurata degli edifici pubblici”
“La fragilità del territorio, dovuta all’incuria insita nel nostro modo di costruire e di fare manutenzione in Calabria, impone un significativo cambio di passo soprattutto sul versante della prevenzione. La Calabria è la regione italiana più esposta al rischio sismico, infatti, nella nostra Regione si sono concentrati più della metà dei terremoti catastrofici avvenuti in Italia negli ultimi 350 anni”. Lo afferma il consigliere regionale del Pd Raffaele Mammoliti.
“Tra questi eventi, che hanno causato più di 200 mila vittime – prosegue – si ricordano le sequenze sismiche del 1638 nella Calabria centrale, del 1783 che devastò la Calabria centro meridionale, del 1905 a Sant’Eufemia e infine quello del 1908di Messina e Reggio Calabria. Occorre sottolineare come tutti i Comuni della Calabria risultano, infatti, in Zona 1 e 2 nelle quali la probabilità che capiti un forte terremoto è alta”.
“Per tale ragione, pur riconoscendo alla regione Calabria di aver approvato il Piano di Soccorso Simico al cui interno sono inseriti gli elementi conoscitivi, territoriali e operativi che occorre attuare in caso di eventi sismici – afferma l’esponente dem – ho presentato un’apposita istanza al presidente della Giunta regionale con la quale chiedevo di effettuare una ricognizione di tutte le risorse disponibili per la prevenzione del rischio sismico e idrogeologico. Con la stessa istanza, inoltre, ho sollecitato, attraverso il coinvolgimento degli Enti locali, una indagine sullo stato del Patrimonio edilizio pubblico e privato al fine di predisporre un necessario Piano di messa in sicurezza”.
“Alla luce del costante sciame sismico che sta generando legittime preoccupazioni nella popolazione – afferma Mammoliti – è assolutamente prioritario conoscere lo stato dell’arte e gli interventi previsti e predisposti. In tal senso considero fondamentale, e risollecito al Presidente, un’apposita relazione nel Consiglio regionale. Occorre, dunque, agire superando rallentamenti e ritardi nell’attivazione delle risorse disponibili. Solo attraverso la necessaria prevenzione si possono evitare: l’utilizzo di cospicui finanziamenti necessari per i danni della ricostruzione post evento, perdite di vite, danni economici consistenti e danni al patrimonio storico culturale”.
“Presenterò una interrogazione a risposta immediata – conclude Mammoliti – per sapere quali utili e necessari provvedimenti il Governo regionale ha predisposto e/o intende mettere in atto”.

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