Mammoliti (Pd): “Azienda Zero conferisce a Occhiuto un potere mai avuto nella storia del regionalismo. Il governatore non è superman e rischia di ingolfare il sistema sanitario calabrese”

Mammoliti (Pd): “Azienda Zero conferisce a Occhiuto un potere mai avuto nella storia del regionalismo. Il governatore non è superman e rischia di ingolfare il sistema sanitario calabrese”

“Per come viene esplicitata nella legge, non è Azienda Zero ma Azienda 10”. Lo ha detto il consigliere regionale del Pd, Raffaele Mammoliti, in una conferenza stampa convocata a Catanzaro per spiegare la posizione del gruppo del Pd su alcune leggi approvate dalla maggioranza di centrodestra in tema di sanità. Per Mammoliti la legge regionale che istituisce l’Azienda Zero, un’azienda centrale per la governance della sanità calabrese, “indebolisce la Stazione unica appaltante, che ha prodotto risultati positivi, e indebolisce poi la stessa funzione del Dipartimento Sanità. Diventa Azienda 10 quando tra le funzioni che le sono attribuite ci sono anche quelle legate alla medicina del territorio, che così – sostiene il consigliere regionale del Pd – saranno sottratte alle Asp e alle aziende ospedaliere. Il presidente della Regione è contemporaneamente commissario della sanità, poi con questo provvedimento diventa responsabile anche di Azienda Zero: questo – ha osservato il consigliere regionale del Pd – è un tema importante perché nelle mani di un presidente si concentrano una serie di poteri che non ha eguali nella storia del nostro regionalismo”. Mammoliti ha criticato anche un’altra legge approvata dal Consiglio regionale, quella che prevede la fusione per incorporazione dell’azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio nell’azienda ospedaliera universitaria Mater Domini di Catanzaro: “Non essendo state ancora insediate le commissioni, la maggioranza non ha dato la possibilità di fare una discussione di merito rispetto al provvedimento, che di per sé non ci vede contrari. La legge prevede una commissione composta da una rappresentanza dell’Università e una rappresentanza della Regione, ma il Pugliese Ciaccio perché non c’è, pur avendo un know how identico a quella dell’Università? Si parla di pari dignità ma noi non la vediamo. Inoltre – -ha aggiunto il consigliere regionale del Pd – sono state sottovalutate le considerazioni di Urbani, importante dirigente del ministero, che ha scritto al presidente della Regione e ai vertici del Dipartimento ricordando che in Calabria non si possono approvare provvedimenti in piano di rientro senza passare dal vaglio dei ministeri affiancanti: al momento è una lettera, ma non sappiamo gli sviluppi che potrebbe avere”.

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