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Maltempo, madre e due figli morti travolti dall’acqua a Lamezia Terme

Maltempo, madre e due figli morti travolti dall’acqua a Lamezia Terme

Il maltempo torna a uccidere in Calabria, un mese e mezzo dopo la tragedia del Raganello, nel Pollino in cui morirono 10 escursionisti. Una donna ed i suoi due figli sono stati travolti e uccisi dall’acqua nei pressi di Lamezia Terme dove il violento nubifragio che ha colpito la regione ha provocato l’allagamento di abitazioni, mettendo a repentaglio la vita di diversi automobilisti. La donna, Stefania Signore, di cui non si avevano notizie da giovedì, era a bordo della sua auto con i figli di 7 e 2 anni, nei pressi di san Pietro Lametino. I corpi della donna e del figlio più grande sono stati trovati ieri mattina nei pressi della vettura vuota, con i lampeggianti accesi. Probabilmente mamma e figli hanno tentato la fuga inutilmente per sottrarsi alla furia delle acque. Il 20 agosto in Calabria erano morti 10 escursionisti sul massiccio del Pollino, nel Cosentino, a causa della piena del fiume. Le violente piogge delle ultime ore hanno provocato disagi su tutto il territorio calabrese, in particolare nel Crotonese, nel Catanzarese, nel Vibonese e nel Reggino. Decine le chiamate di soccorso giunte nelle sale operative dei Vigili del Fuoco della regione. Nel Reggino, a Palmi, sulla statale 18, un albero sradicato dal vento si è abbattuto su un’auto in transito, ferendo lievemente una persona. Il volo delle 6 Lamezia Terme-Linate è stato cancellato, anche se il miglioramento delle condizioni meteo ha consentito il normale funzionamento dell’aeroporto calabrese dalle 6,30. Problemi anche per la circolazione ferroviaria, in particolare sulla linea ionica. Per l’allagamento dei binari, è stato sospesa la circolazione su diverse tratte. Scuole chiuse a Catanzaro, Crotone e Soverato dove l’allerta meteo è arancione. È stata l’acqua raccolta in una canale di scolo e fuoriuscita con violenza a investire la donna ed il bambino morti a San Pietro Lametino, frazione di Lamezia Terme, nel Catanzarese. È quanto emerso dai primi sopralluoghi effettuati sul luogo del disastro dai Vigili del Fuoco. I corpi di Stefania Signore e del suo bimbo di 7 anni sono stati trovati a oltre un chilometro di distanza dall’auto, trovata ferma sulla strada con le luci lampeggiati accese. Oltre ai vigili, partecipano alle ricerche dell’altro figlio, di due anni, della donna anche uomini del Soccorso Alpino e della Guardia di Finanza, con l’ausilio dei cani molecolari. Secondo quanto si apprende, la donna lavorava in un call center. Uscita dal lavoro, era stata dalla madre per prendere i due bambini ed è stata evidentemente sorpresa dalla furia delle acque mentre rientrava a casa.

 

 

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