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Wanda Ferro: “Sul dissesto idrogeologico molte le colpe accumulate dalla Regione Calabria”

Wanda Ferro: “Sul dissesto idrogeologico molte le colpe accumulate dalla Regione Calabria”

CATANZARO. “È tempo che tutta la classe politica e tutte le istituzioni siano vicine alle amministrazioni di Rossano e Corigliano, ma non si può tacere delle gravissime colpe della Regione Calabria in materie di aggressione al dissesto idrogeologico”. Lo afferma la vice coordinatrice regionale di Forza Italia, Wanda Ferro. “Si tratta di colpe ataviche – aggiunge – ma anche recenti, atteso che la nuova Giunta regionale ha a disposizione proprio da quando si è insediata ben 250 milioni di euro. Ci chiediamo perché le procedure debbano essere così lunghe e perché si debbano aspettare i drammi per intervenire. L’emergenza idrogeologica è la prima di questa Regione e quello che è accaduto in queste ore a Rossano e Corigliano potrebbe, purtroppo, accadere in tante altre zone della Calabria. Del resto anche la costa ionica catanzarese ha dovuto affrontare, in piena stagione turistica, notevoli disagi dovuti alle piogge, non solo sulla viabilità e sui fiumi ma anche di altro genere: frequenti interruzioni delle linee elettriche, malfunzionamenti della rete internet, mancata distribuzione dell’acqua tra Copanello e Caminia, ed in una stagione turistica così disastrata episodi del genere non contribuiscono ad un rilancio futuro”. “A Rossano – prosegue Ferro – il sindaco Caputo fu criticato per avere assunto decisioni drastiche contro l’abusivismo edilizio ma i comuni non hanno risorse per affrontare concretamente gli aspetti tecnici. La Regione le risorse le ha ma non le impiega e questo è un fatto storico, ma anche attuale, grave che non può essere sottaciuto. Ancora una volta siamo di fronte ad un disastro annunciato ed è assolutamente grave il fatto che in una materia di vitale importanza per la Calabria (e per ogni ipotesi di sviluppo) non si riesca a fare neanche un piccolo passo avanti ma si temporeggi con il rischio di vanificare quello che di buono era stato fatto in passato. Mi riferisco al lavoro che le province e la Regione avevano avviato nel 2009 attraverso il Comip; un serio lavoro di monitoraggio che poneva in evidenza le maggiori criticità. Oggi le province, comunque svuotate dei poteri che garantivano il controllo del territorio, assistono immobili ad eventi di questa natura, e le recenti riforme hanno creato uno stato confusionale che rischia di confondere oscuri centri di responsabilità, di generare un dannoso scaricabarile. Comunque, di fronte al dissesto del territorio, nessuno può tirarsi fuori ed occorre essere determinati ad individuare le soluzioni. All’incapacità ormai strutturale del governo Oliverio bisogna rispondere con azioni forti: quando la Calabria fu interessata da una serie impressionante di eventi alluvionali, tra il 2009 ed il 2011, le province assunsero iniziative importanti, ed in attesa di risorse dallo stato e dalla regione utilizzarono i propri fondi per intervenire con urgenza”. “Avevamo – conclude – problemi sulle strade e sui fiumi e Mario Oliverio, allora alla guida della provincia di Cosenza, dovrebbe ricordare gli sforzi fatti ed i sacrifici continui ai nostri bilanci. Oggi da Governatore dimostra disinteresse ed immobilismo, mentre i corsi d’acqua necessitano sempre di più di urgenti interventi di sistemazione, tant’è che una breve abbondante pioggia genera danni notevolissimi. I calabresi hanno il diritto di avere ai vertici della amministrazioni (locali e regionale) persone che abbiano il pudore di assumersi le necessarie responsabilità”.

 

 

 

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