Maltempo, Barbuto: “Crotone ha bisogno del sostegno del Governo”

CROTONE. “La città di Crotone ha bisogno di sostegno immediato da parte del Governo, in assenza della vicinanza di altre istituzioni più prossime al territorio, per uscire da una crisi che ha coinvolto varie aziende del territorio quando, a seguito di una tromba d’aria, intere imprese sono state violentemente danneggiate se non devastate ma, fortunatamente, senza tributi di vite umane”. Lo afferma in una nota la deputata M5S Elisabetta Barbuto. “Per questa ragione – prosegue – nel question time di ieri ho voluto sollecitare il Ministro del Sud a dare le risposte che aveva promesso da tempo e per la precisione dalla data in cui, nel mese di dicembre 2018, aveva visitato Crotone e garantito interventi concreti a supporto delle stesse. In più di una occasione, infatti, il Ministro del Sud ha dichiarato la sua solidarietà alle imprese elogiandone i titolari che hanno ripreso a lavorare senza sosta per ripristinare le strutture senza, peraltro, licenziare nessun dipendente, ma, purtroppo ad oggi nessun provvedimento che possa alleviare la situazione drammatica vissuta dagli imprenditori si è realmente concretizzato. Ho, infatti, appreso in diretta, come tutti i cittadini italiani, che l’emendamento presentato al decreto crescita e che prevedeva la sospensione delle scadenze fiscali e contributive in favore delle imprese danneggiate dalla tromba d’aria è stato dichiarato inammissibile e, pertanto, ancora una volta, almeno nell’immediato, le imprese non avranno le risposte che meritano e che stiamo sistematicamente sollecitando dal dicembre 2018. La motivazione dell’esclusione, analoga a quella per altri emendamenti dello stesso tenore, stabilisce che lo stesso riguarderebbe materia non contenute nel decreto che non prevede provvedimenti volti a fronteggiare calamità naturali. Piove sul bagnato dunque. Vorrei infatti ricordare che il 28 febbraio 2019 il Dipartimento della Protezione civile nazionale scriveva al Presidente della Regione Calabria per comunicare che non era possibile procedere alla declaratoria dello stato di calamità ex art. 7 lett. c del d.lgsvo n° 2/2018 rilevando, tra l’altro, ‘che non era stato offerto alcun elemento economico di dettaglio in merito ai danni occorsi alle attività produttive e commerciali ed alle eventuali misure di sostegno ritenute necessarie per la relativa ripresa’.