L’Ue taglia le stime di crescita. Italia maglia nera

La Commissione Europea taglia le stime della crescita dell’Italia per l’anno prossimo, lasciando invariate quelle per il 2019. Con l’economia in rallentamento, aumenta di conseguenza il rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo. E l’Italia resta stabilmente la maglia nera dell’area euro e dell’intera Ue a 28 per la crescita attesa. Secondo le previsioni economiche d’autunno, diffuse oggi dalla Commissione Europea, il nostro Paese quest’anno dovrebbe crescere dello 0,1%, ben un punto percentuale al di sotto della media dell’Eurozona, che dovrebbe crescere dell’1,1%; l’anno venturo la crescita dell’Italia è prevista allo 0,4%, contro una media dell’area euro stimata all’1,2%; nel 2021, il differenziale è atteso in riduzione a mezzo punto percentuale (+0,7% contro +1,2%). In tutti e tre gli anni l’economia italiana resta la peggiore: quest’anno la seconda ‘lumaca’ dovrebbe essere la Germania, a +0,4%. Secondo la Commissione Europea, che ha rivisto al ribasso le stime di crescita dell’area euro per quest’anno e per il prossimo biennio, l’economia dell’Eurozona dunque è attesa ora all’1,1% nel 2019 e all’1,2% per il 2020 e il 2021; rispetto alle previsioni economiche di luglio, la stima è stata tagliata di 0,1 punti percentuali per il 2019 e di 0,2 pp per il 2020. Per l’intera Ue la stima è di una crescita dell’1,4% per il 2019, per il 2020 e il 2021.
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