L’istituto Tecnico Agrario “Vittorio Emanuele II” e i suoi 140 anni di storia nel libro di Lucia Cosentino
“Il passato merita di essere conosciuto, perché, di ciò che è stato, se non la riconoscenza, almeno resti la memoria “. Questo il messaggio lanciato dalla prof.ssa Lucia Cosentino, ex docente di lettere dell’Istituto , a margine della presentazione del suo libro, “L’Istituto Tecnico Agrario V. E. II e i primi anni della sua storia. Personaggi e vicende: 1874-1934”.
L’evento è stato programmato nell’ambito di una più ampia manifestazione svoltasi nei giorni scorsi presso la medesima scuola e che ha dato inizio ai festeggiamenti per il centoquarantesimo anno, in un clima di intensa partecipazione da parte di alunni, docenti ed ex docenti, personale scolastico e genitori.
In una Sala conferenze gremita, il Dirigente scolastico, Teresa Rizzo, introducendo i lavori, ha relazionato in modo compiuto e particolareggiato sul futuro della Scuola e sui progetti in essere, volti a formare figure professionali moderne, capaci di inserirsi pienamente nel mondo del lavoro. A seguire, moderati dal giornalista Massimo Tigani Sava, gli interventi di Paolo Abramo, presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, di Nicola Ventura, consigliere comunale e provinciale, di Matilde Alati, dell’ Ufficio Scolastico Regionale, del vice prefetto e di monsignor Graziani, arcivescovo della diocesi di Crotone-Santa Severina.
Di sicuro effetto l’analisi del libro effettuata dall’autrice, Lucia Cosentino, che ha ripercorso i passi che hanno condotto alla nascita dell’Istituto Tecnico Agrario V.E. II a partire dal lontano 31 agosto 1874, quando il Consiglio Provinciale deliberò l’impianto di una Scuola agraria in Catanzaro. “La ricostruzione dei primi 60 anni di storia dell’Istituto- afferma l’autrice – si è basata sulla ricerca e lo studio dei documenti d’archivio, di cui oltre 600 autografi, in gran parte inediti e reperiti presso l’Archivio Centrale di Stato di Roma, e altri ritrovati in biblioteche e archivi d’Italia e della Svizzera italiana. La narrazione degli eventi svela l’anno di nascita della Scuola, del tutto sconosciuto, e ne tratteggia, quasi in presa diretta e con dovizia di particolari, le fasi iniziali, specie quelle del Convitto, istituito nel 1876 e intitolato nel 1878 al defunto re V. E. II.
Parte integrante del testo è la disamina delle disposizioni normative che hanno attraversato la Scuola, modificandone, nel tempo, struttura e competenze. Tale analisi – conclude l’autrice – non è mera accademia, ma elemento chiarificatore dei processi didattico-amministrativi intervenuti ed è strettamente legata al racconto del tragitto umano e professionale dei direttori – Giuseppe Ricca Rosellini, Angelo Monà, Michele Pilati e Virgilio Lorenzi – che hanno guidato l’Istituto fino al 1934.” L’altro evento clou della giornata ha visto l’intitolazione dell’ ”Area Verde” alla memoria del compianto preside Giuseppe Rizzitano: commovente lo scoprimento di una stele dedicata al suo nome, preceduto da un intenso momento di preghiera coordinato da mons. Graziani. La vice preside, M. Teresa Arcieri, ha illustrato ai presenti le caratteristiche dell’ ”Area” e indirizzato al preside Rizzitano toccanti parole di stima e di profondo affetto che tutti hanno condiviso.