L’Istat: “Più 203.000 occupati nel II trimestre. Buono il trend nelle regioni del Mezzogiorno”

ROMA. Nel secondo trimestre del 2018 l’occupazione cresce a ritmi sostenuti rispetto al trimestre precedente (+203 mila, +0,9 punti) a seguito dell’ulteriore aumento dei dipendenti a termine, della stabilità dei lavoratori a tempo indeterminato e della ripresa degli indipendenti. Lo rileva l’Istat. Il tasso di occupazione aumenta di 0,5 punti, portandosi al 58,7%. Nei dati mensili più recenti (luglio 2018), al netto della stagionalità, il numero di occupati mostra una lieve flessione rispetto a giugno 2018 (-0,1%) e il tasso di occupazione rimane stabile. L’andamento tendenziale mostra una crescita di 387 mila occupati (+1,7% in un anno), concentrata tra i dipendenti a termine a fronte del calo di quelli a tempo indeterminato (+390 mila e -33 mila, rispettivamente) e della crescita degli indipendenti (+30 mila). Nel secondo trimestre del 2018 l’incidenza dei lavoratori dipendenti a termine sul totale dei dipendenti raggiunge il 17%. Persiste da quindici trimestri l’incremento degli occupati a tempo pieno; tornano ad aumentare i lavoratori a tempo parziale, esclusivamente nella componente involontaria, la cui incidenza sale al 63,7% (+3,1 punti) dei lavoratori a tempo parziale e all’11,9% del totale degli occupati (+0,6 punti). Nel secondo trimestre 2018 prosegue la crescita dell’occupazione e del relativo tasso per i giovani di 15-34 anni, verificata a livello sia congiunturale sia tendenziale. L’aumento dell’occupazione, benché diffuso per genere e ripartizione, è più intenso per le donne e nelle regioni del Centro e del Mezzogiorno. Il tasso di disoccupazione diminuisce sia rispetto al trimestre precedente sia in confronto a un anno prima, così come quello di inattività. Nei dati mensili di luglio 2018, in termini congiunturali, la diminuzione del tasso di disoccupazione si associa all’aumento di quello di inattività.