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Libri, Jesa Aroma racconta la violenza sulle donne

Libri, Jesa Aroma racconta la violenza sulle donne

COSENZA. Aperitivo letterario, venerdì 6 marzo, alle 19, con l’autrice di “Maschere di vetro e polvere” (Falco editore) Jesa Aroma, nella sala conferenze della casa editrice Falco (Corso Telesio 59). Il libro di Jesa Aroma, Maschere di vetro e polvere, non è che l’esaltazione delle qualità femminili e la demonizzazione di un impulso, quello della brutalità. Sorseggiando un buon prosecco, l’autrice discuterà con l’editore Michele Falco e con il giornalista Carlo Minervini. Le note più dilettevoli, musicate da Januaria, conferiranno un tocco di raffinatezza alla serata. La protagonista del libro, Gioia, una trentaduenne totalmente soggiogata dal marito Riccardo e dalle pretese di quest’ultimo su di lei, ha una visione romantica della vita matrimoniale: un approccio che la porterà, a causa della continua ricerca del consenso del partner, a rinunciare in toto alla sua personalità e ad accantonare i suoi sogni. Gioia sottovaluta il temperamento del marito fino a quando, una sera, accompagnata a casa da un collega, Riccardo reagisce in maniera violenta contro di lei, acceso dall’alcool che ha in corpo. Lei lo perdonerà, ma la scoperta di essere tradita risveglierà in se stessa la ribellione alla sottomissione, insieme al senso di vendetta che la spingerà a indagare sull’identità dell’altra donna e sulle motivazioni che l’hanno portato al tradimento. Un taglio di capelli e una tinta nuova rappresentano l’inizio di un cambiamento che le permetterà di vedere le cose in maniera diversa. Siamo la maschera che indossiamo è il pensiero che si fa strada nella mente di Gioia. Con l’aiuto di sua sorella e di Matteo – il collega che diventerà il suo grande amico – fugge da quella casa ormai simbolo di un passato rinnegato. Qualche giorno prima del definitivo trasferimento a Parigi, dove aveva di deciso di andare a vivere per sfuggire alle continue persecuzioni e minacce di Riccardo, una disgrazia cambierà totalmente la sua vita, rendendo Gioia una donna senza più un’anima.

 

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