Legge sismica regionale, auspicabile un confronto tra Ordini professionali
Riceviamo e pubblichiamo nota stampa di Federazione Ordine degli Ingegneri della Calabria
La Federazione degli Ordini degli Ingegneri della Calabria ha appreso, dal comunicato stampa pubblicato su sito istituzionale della Regione Calabria, che nella seduta di Giunta del 17 giugno scorso è stato approvato il disegno di Legge per la modifica della normativa sismica regionale, dando avvio all’iter legislativo che si concluderà con l’approvazione in Consiglio regionale. Le nuove disposizioni, solo in parte discusse con gli Ordini professionali, dovrebbero essere finalizzate a recepire nel contesto normativo regionale il mutato quadro legislativo nazionale, completato con il DM 30/04/2020, volto ad una concreta semplificazione dei procedimenti amministrativi riguardanti la normativa sismica. Ebbene va certamente apprezzato l’impegno degli organi regionali coinvolti nella stesura del disegno di legge, tuttavia occorre rilevare come questo, in alcuni punti non sembra rispondere pienamente agli indirizzi normativi nazionali, rendendo il procedimento amministrativo, per alcune tipologie di opere ed in particolar modo per quelle “prive di rilevanza”, ancor più restrittivo e articolato di quanto la stessa legislazione statale non preveda. Sarebbe opportuno, prima di pervenire all’adozione finale del testo, che tali disposizioni fossero confrontate con quelle degli Ordini professionali, per definire un provvedimento lineare e più coerente con le direttive nazionali. L’adozione tout court dell’attuale disegno di legge, senza le opportune correzioni per come sollecitate dagli Ordini, potrebbe portare a notevoli criticità nell’attuazione degli interventi previsti dal Decreto Rilancio (Superbonus 110%), compromettendone l’efficacia a livello regionale. Un vulnus per il cittadino ma anche per tutti gli operatori del settore, che la Calabria non può certo permettersi.