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Emergenza Coronavirus, Legacoop: “A Reggio servizi psichiatrici a rischio”

Emergenza Coronavirus, Legacoop: “A Reggio servizi psichiatrici a rischio”

Il responsabile regionale di Legacoop Sociali, e presidente di Legacoop Calabria, Lorenzo Sibio, ha scritto una lettera alla direzione commissariale dell’Azienda sanitaria provinciale n. 5 di Reggio Calabria in merito alla situazione delle strutture che si occupano di salute mentale.
“La salute mentale è un bene prezioso, alla stessa stregua di quella fisica, e da questo punto di vista è unanimemente riconosciuto che l’attuale emergenza Covid-19 determinerà conseguenze a lungo termine; per questo non vogliamo essere lasciati da soli – scrive Sibio –  Questa emergenza da coronavirus ha messo in evidenza la nostra fragilità, le enormi debolezze di un sistema, tra cui quello sanitario, che già in “tempo di pace” faticava enormemente ed ora si trova ad affrontare una crisi senza precedenti, privo di strumenti di protezione e senza il supporto delle Istituzioni. In questo particolare momento storico la vera dimostrazione è che tutto regge soltanto sulla buona volontà di qualche migliaio di operatori sanitari e sociali che portato sulle loro spalle la responsabilità di tenere in vita servizi essenziali tra i quali quelli psichiatrici – si legge ancora nella lettera all’Azienda sanitaria provinciale n, 5 – In Italia, mentre tutta la sanità è sottoposta a un grandissimo stress e ad una sfida senza precedenti, la salute mentale, i suoi utenti, le famiglie e tutti i cittadini che percepiscono lo stress in maniera importante, soffrono in silenzio. “Nella nostra Regione e nell’ASP 5, questo stress e questa sofferenza viene vissuta in maniera ancora più drammatica dagli utenti, dalle loro famiglie e dagli operatori delle cooperative sociali impegnate a garantire l’assistenza presso le Strutture Residenziali psichiatriche, per il silenzio assordante di questa gestione Commissariale – prosegue la lettera – Al grande senso di responsabilità dimostrato dagli operatori delle cooperative sociali impegnate a sostenere servizi psichiatrici essenziali a rischio collasso, in un  momento in cui la preoccupazione di sapere che si sta affrontando una sfida terribile per tutti,   gravosa ed impossibile, se si pensa alla condizione cui si è costretti ad operare e  non certamente di aiuto, non consegue né si rileva  nessuna attenzione da parte di chi, oggi, per dovere istituzionale  rappresenta non solo l’Azienda Sanitaria ma anche lo stesso governo”.

“E’ impensabile – dice ancora –  e oltretutto vergognoso dover elemosinare quotidianamente un po’ di attenzione e di risorse, quasi fossero favori il riconoscimento delle  prestazioni assistenziali rese. Riteniamo sia compito e responsabilità  di questa  gestione Commissariale  attuare tutti i necessari provvedimenti atti a ricostruire un clima di  fiducia e collaborazione per rispondere al meglio a questa situazione  di emergenza. “Per questo, è necessario  che al disperato appello lanciato dai lavoratori si faccia sentire subito una risposta concreta che assicuri l’immediata copertura finanziaria dei servizi  e prestazioni presso le residenze psichiatriche gestite dalle cooperative sociali e la conseguente  liquidazione  in acconto, salvo verifica di conguaglio attivo e/o passivo , delle competenze maturate per le prestazioni rese nel primo trimestre 2020 dalle cooperative sociali – conclude Sibio – Cose semplici, ma da fare oggi. Atti minimi per poter garantire dignità alle persone verso le quali è rivolto il nostro impegno ed  ai nostri lavoratori, nonché  un segnale forte e  propedeutico a ristabilire un clima di fiducia necessario per poter andare avanti nel  costruire e condividere quel percorso tanto agonizzato che  consenta di giungere al pieno riconoscimento di tale servizi in capo alle cooperative sociali attraverso l’iter di accreditamento”.

 

 

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