L’editoriale di Giuseppe Soluri/ Speriamo che il 2022 sia davvero l’anno della normalità riconquistata

L’editoriale di Giuseppe Soluri/ Speriamo che il 2022 sia davvero l’anno della normalità riconquistata

 

Finisce un anno, il 2021, che doveva essere quello della rinascita, quello in cui lo scudo dei vaccini, finalmente disponibili, avrebbe dovuto ricacciare indietro, definitivamente, l’incubo del Covid. Così purtroppo non è stato perché dopo un’estate tutto sommato tranquillizzante ci si è dovuti rendere conto che l’insidia del Covid è più che mai presente e che, tra nuove varianti e nuove ondate, con questo maledetto e indesiderato ospite occorre continuare a fare i conti. L’economia che aveva ricevuto una boccata d’ossigeno in estate, rischia di precipitare nuovamente nel “buco nero” delle chiusure e delle saracinesche abbassate. Anche in Calabria la pandemia ha ricominciato a fare paura, tanto più in presenza di un sistema sanitario che, al netto di ogni sacrificio, impegno e disponibilità personale di medici e infermieri, è stato ridotto a malpartito da scelte sbagliate e da un lungo commissariamento che anziché portare risultati e migliori servizi, ha portato solo ulteriori debiti e servizi essenziali al minimo storico. Da poco è in moto la nuova macchina regionale, guidata dal neoeletto presidente della Regione Roberto Occhiuto, nel frattempo nominato dal Governo anche commissario alla sanità. Le prime mosse di Occhiuto sembrano quelle di chi conosce bene i problemi e intende affrontarli con piglio deciso. Ma, come lui stesso sa bene, non sarà facile restituire credibilità ed efficienza alla sanità calabrese. Occorre fare scelte strategiche, rimpolpare in maniera consistente gli organici nel settore medico e paramedico, ricostruire una medicina di prossimità e un servizio che eviti attese interminabili anche per il più elementare degli esami clinici o per la più urgente delle visite. Mi auguro che Occhiuto riesca laddove altri hanno purtroppo perso la partita. Ha certamente le capacità per farlo e i rapporti e le conoscenze che possono aiutarlo in questa difficile impresa. Ma, dato che il 2021 sta andando via e il 2022 è ormai arrivato, cerchiamo di pensare in positivo augurandoci che il nuovo anno ci aiuti ad uscire dall’incubo Covid; aiuti la Calabria a sfruttare tutte le risorse offerte dal Pnrr; assicuri alla politica calabrese, a tutti i livelli e senza distinzioni tra chi governa e chi è all’opposizione, quello scatto di reni di cui la regione ha bisogno per uscire dalle secche e rilanciarsi dal punto di vista sia economico che sociale. Per intanto, sperando che possa essere davvero così, un sincero augurio a tutti i calabresi: che sia, il 2022, l’anno della rinascita, della normalità riconquistata, della riuscita di ogni progetto che possa restituire slancio e fiducia alla nostra regione.

Giuseppe Soluri

 

 

 

 

 

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