Lavoro: vertenza System House, Falcomatà scrive a Di Maio

REGGIO CALABRIA. Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha investito il governo della delicata situazione vissuta da 620 lavoratori della società “System House S.r.l.” che, a seguito di una sentenza del Consiglio di Stato, rischiano il posto di lavoro. In una lettera inviata al Vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, il sindaco ha chiesto un incontro per sottoporre compiutamente la problematica e discutere dello sviluppo che la Città metropolitana potrebbe avere. La vertenza riguarda gli operatori della “System House S.r.l.”, società di servizi reggina che svolge il servizio di call center in outsource per Poste Italiane per il Lotto 1 e 2, avendo, tra l’altro, assorbito i lavoratori ex Gepin Contact Spa di Napoli. Falcomatà ha ricordato al ministro che, “a seguito di una lunga vicenda giudiziaria non ancora definitivamente conclusa, Poste Italiane ha comunicato che la System House S.r.l. sarà affidataria del servizio fino al 30 aprile 2019, con il conseguente affidamento ad altre due società che, non avendo sede ne a Reggio Calabria ne a Napoli, probabilmente, potrebbero non fare ricorso alla cosiddetta “clausola sociale”, prevista dal contratto nazionale di lavoro di categoria, per garantire i lavoratori della System House S.r.l., obbligando di conseguenza la società reggina ad avviare le procedure di licenziamento per l’assenza di commesse affidate. Ironia della sorte – ha aggiunto – gli oltre 600 lavoratori della System House di Reggio e Napoli, dal primo maggio 2019, rischiano seriamente di perdere il lavoro, aggravando ancora di più la già gravissima situazione occupazionale di due delle più importanti citta del Mezzogiorno. E’ inutile – ha ribadito il sindaco al ministro Di Maio – che le ricordi quanto sia indispensabile il lavoro, unica fonte di riscatto sociale e civile, in citta come le nostre, piegate da una povertà endemica che impedisce a molte famiglie di poter vivere con dignità e programmare con serenità il proprio futuro. Per questi motivi, onorevole ministro – ha concluso il primo cittadino nella sua lettera – le chiedo di interessarsi personalmente della vicenda che investe così gravemente il futuro prossimo di 600 lavoratori e delle loro famiglie, intercedendo affinché le nuove società affidatarie garantiscano, in qualsiasi modo, il posto di lavoro dei dipendenti della System House S.r.l.”.