Lavoro, Tallini: “Cabina di regia? I sindacati hanno l’arma dello sciopero”

CATANZARO. “Siamo ancora una volta al paradosso. Impotente, dinanzi alle tante questioni aperte, per incapacità programmatica o per l’inerzia degli assessorati, il presidente Oliverio, nel tentativo di distrarre l’attenzione dei calabresi, di tanto in tanto tira dal cilindro degli incredibili ibridi. E non penso soltanto al grottesco report promozionale che vorrebbe trasformare i fallimenti di due anni in successi incredibili, tra l’altro da presentarsi mentre la Calabria è schiacciata nel dissesto idrogeologico. Ma all’istituzione della cabina di regia presso la cittadella regionale con la cooptazione delle forze sociali”. Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Domenico Tallini, che aggiunge: “Stavolta la Giunta regionale, che ha il dovere politico di mettere in campo iniziative per lo sviluppo, si sfiducia. E diventa controllore di se stessa, visto che la sedicente cabina di regia ha il compito di monitorare l’andamento delle opere relative al Patto per la Calabria di cui è titolare il governo regionale. Quando non si vogliono affrontare i problemi, come spesso si dice, si istituisce una commissione: ecco uno dei casi più emblematici. È la Giunta regionale, non altri, anche per tenere distinte le responsabilità, che deve dire alla Calabria a che punto si è sul Patto, dopo aver sbandierato ai quattro venti le positività di uno strumento che il centrodestra più volte ha definito essere una scatola vuota inventata da Renzi per fare propaganda”. “A controllarne l’operato – prosegue – non può essere la stessa Giunta, quasi che questa fosse l’asino in mezzo ai buoi. Salvo che Oliverio non persegua, e col Consiglio regionale in parte c’è riuscito, di avocare a sé le facoltà di controllo che spettano ad altri soggetti. A controllare l’azione della Giunta, infatti, debbono essere le istanze rappresentative della società calabrese e primo fra tutti, se uscisse finalmente dal sonno, il Consiglio regionale, tra l’altro del tutto omesso dalla Cabina di Regia. Rispetto il ruolo dei sindacati – dice ancora Tallini – ma sono del parere che essi debbano esercitare le loro prerogative con gli strumenti tipici delle organizzazioni sociali. Non certo entrando a far parte di incomprensibili cabine di regia i cui tratti operativi e le cui responsabilità non sono codificati da nessuna parte. I sindacati, semmai, hanno, qualora volessero farsi sentire e ritenessero (come si è capito da diverse loro prese di posizione) che la situazione economica è giunta al collasso, l’arma potente dello sciopero generale, utilizzato sia quando alla Presidenza c’era Agazio Loiero che Giuseppe Scopelliti. E l’hanno fatto, proprio per richiamare gli esecutivi ai loro compiti di governo e alle loro precipue responsabilità”. A parere di Tallini “dai sindacati ci si aspetterebbe che, preso atto dell’immenso disagio sociale che attraversa tutta la Calabria, proclamassero uno sciopero generale, per amplificare le denunce del mondo del lavoro e dei disoccupati. E per far sentire la voce della Calabria nel Paese. La voce di una Calabria che, oggi come mai, a Roma e in Europa non conta nulla non viene più neanche ascoltata”.