L’appello dei sindacati: “Affrontare le emergenze di Reggio Calabria”

REGGIO CALABRIA. Costruire un percorso condiviso che possa offrire proposte concrete alla città metropolitana in un momento altamente drammatico per il tessuto socio-economico e soprattutto per la filiera produttiva. Con questo obiettivo le segreterie confederali metropolitane di Cgil, Cisl Uil si sono riunite a Reggio Calabria. “Occorre lasciarsi alle spalle – si legge in un comunicato diffuso dopo la riunione – le annosità che dividono e allontanano, per lavorare sui punti di relazione che possono rappresentare strumenti efficaci per affrontare le diverse criticità che sta vivendo l’intero territorio della Città metropolitana. Dalla questione sanità, alla carenza infrastrutturale e di servizi, alla crisi del comparto agricolo ed edilizio, alla delicata fase che sta vivendo il Porto di Gioia Tauro, al mai risolto assillo del dissesto idrogeologico che frantuma le bellezze naturali della nostra terra, e in ultimo – non certo per importanza – al lavoro: piaga sociale che attanaglia le giovani generazioni, e non solo”. L’appello dei sindacati è rivolto “a tutte le forze economiche, sociali e politiche, attive nei comuni della Città Metropolitane, e che vogliono scommettere sul rilancio della nostra città: occorre unione d’intenti e responsabilità per uscire dalle secche dell’immobilismo. L’invito ad un approccio collaborativo vogliamo dunque – scrivono i tre sindacati – coinvolga amministratori, politici, imprenditori, associazioni, ordini professionali, commercianti, artigiani e cittadini, al fine di individuare e determinare soluzioni condivise per poter programmare insieme gli interventi non più rinviabili, per non far morire la città metropolitana di Reggio Calabria. E proprio su questo principio era stato siglato il partenariato sociale con la Metrocity…”.
Per i sindacati “servono infrastrutture, opere per la salvaguardia del territorio, interventi di riqualificazione urbana, utilizzando e attivando energie rinnovabili e basso impatto ambientale, adeguamento sismico sul patrimonio edilizio pubblico, per ridurre la percentuale di strutture mancanti di certificati di agibilità. C’è l’assoluta esigenza- si evidenzia nel documento – di una burocrazia al passo con i tempi, che consenta il riconoscimento di una strategia complessiva di sviluppo per tutta l’area metropolitana, puntando su servizi innovativi, turismo e cultura, armonizzando sul territorio della ionica e dell’area grecanica un piano di rilancio delle attrattive storiche di cui gode il territorio.