Proteste dei lavoratori Tim anche in Calabria

CATANZARO. I lavoratori della Tim hanno avviato una serie di iniziative di protesta, senza nessun rifermento sindacale, per protestare contro le scelte aziendali che, secondo quanto evidenziato, “stanno umiliando la professionalità del personale e annullando anni di contrattazione, pensando di sanare bilanci o recuperare soldi per pagare amministratori con premi elevati”. In Calabria le manifestazioni di presidio si sono svolte nelle sedi Tim di Sarrottino, alle porte di Catanzaro, e Panebianco, in provincia di Cosenza, mentre l’autorganizzazione della giornata di lavoro ha interessato in particolare le realtà delle province di Catanzaro e Cosenza, oltre al territorio della Locride. Il rappresentante della Rsu Pietro Cannistrà ha dichiarato che “le iniziative sono molto riuscite e sono in linea con quelle promosse a livello nazionale”. Secondo i manifestanti, “le scelte scellerate di un management, che quotidianamente vedono la nostra azienda pagare multe dell’Antitrust, vedono solo penalizzati lavoratori che da anni vivono in condizioni pessime, costretti a pressioni continue e disorganizzazioni nell’attività lavorativa, che ricadono poi sulla clientela e sull’immagine della nostra azienda”. Per questi motivi è stato chiesto di “sostenere il personale della Tim come baluardo di difesa di un’azienda che rappresenta un fiore all’occhiello delle telecomunicazioni nazionali”.
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