Licenziamenti Call&Call, l’azienda diserta il tavolo al Mise

CATANZARO. Si è svolta al ministero dello Sviluppo Economico una riunione sul licenziamento di 129 lavoratori operanti nella sede di Locri dell’azienda Call&Call. “Dopo l’infruttuosa riunione del 13 settembre – spiega un comunicato stampa dei sindacati – la convocazione odierna, fortemente voluta dalle organizzazioni sindacali ed effettuata d’ imperio dal ministero. Presenti al tavolo in rappresentanza dei lavoratori di Locri i segretari generali di Uil Com e FIStel, Fabio Guerriero e Francesco Canino e i rappresentanti nazionali della Uil CoM e della SLC. L’azienda – si legge – ha inteso non partecipare al tavolo dopo aver comunicato in un incontro a latere al ministero l’impossibilità di mantenere i livelli occupazionali rigettando qualsiasi proposta avanzata dai rappresentanti il Mise. Dinnanzi a questa chiusura netta da parte dell’azienda si è deciso di intercedere con Engie per mantenere su Locri l’attività residua per almeno un altro mese. Di fatto lunedì l’azienda invierà le lettere di licenziamento – si legge – nonostante le organizzazioni sindacali e i rappresentanti del ministero abbiano in tutti i modi tentato di percorrere strade alternative giungendo sino a interloquire con altri operatori al fine di convincerli a rilevare i lavoratori. Anche dinnanzi alla proposta ministeriale di attivare la Cassa integrazione – scrivono i sindacati – l’azienda si è dichiarata indisponibile. La vertenza volge al termine e sembra concludersi nel peggiore dei modi”.