Lavoro, in provincia di Crotone previste 3.140 assunzioni
L’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Crotone ha elaborato i dati dell’ultima indagine campionaria a cadenza trimestrale sulla domanda di lavoro espressa dalle imprese dell’industria e dei servizi, realizzata da Unioncamere e dall’ANPAL nell’ambito del Sistema Informativo Excelsior, relativi alle previsioni occupazionali per il periodo Luglio – Settembre 2021. Dati, è scritto in una nota, che “evidenziano una previsione occupazionale di 3.140 nuove assunzioni di cui 1.620 nel mese di luglio 2021 nella provincia di Crotone, di 15.600 nella regione Calabria e complessivamente in Italia circa 534.000. Le previsioni luglio 2021 risultano essere superiori persino a quella registrata a luglio 2019 di ben 380 unità e di 760 unità rispetto allo stesso mese dell’anno precedente”. “I più qualificati osservatori economici stanno registrando negli ultimi mesi segnali di ripresa e crescita economica in tutto paese – è il commento del Commissario straordinario della Camera di commercio di Crotone Alfio Pugliese -. Crescono notevolmente i flussi delle assunzioni nel nostro territorio, soprattutto nel mese di luglio, assunzioni necessarie per fronteggiare la stagione estiva e ripartire dopo le diverse chiusure causa Covid-19”. Nel 23% dei casi, prosegue la nota, “le entrate saranno stabili, ossia con contratti a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre per il restante 77% si tratterà di contratti a termine; nello specifico, di contratti a tempo determinato o altra tipologia contrattuale con durata predefinita”. Le nuove assunzioni, secondo l’elaborazione, si concentreranno per l’83% dei casi nel settore dei servizi, il restante 17% nel settore industria e per l’86% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Nel dettaglio, rispetto alle 1.620 assunzioni circa 750 unità saranno assunte nel settore dei servizi di alloggio e ristorazione, servizi turistici, 220 unità settore dei servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone, 150 unità nel settore dedicato ai servizi alle persone, 140 unità nel settore del commercio, 130 unità nel settore delle costruzioni, e infine 240 unità ad altri settori. In base alla classe dimensionale circa l’85,7% delle nuove assunzioni riguarderà imprese fino a 49 dipendenti (circa 1.388 unità); mentre l’11,3% interesserà le imprese con dipendenti da 50-249 unità (circa 182 unità) e il restante 3% ad imprese con classe dimensionale superiore a 250 dipendenti (circa 50 unità). Circa l’8% delle nuove assunzioni sarà destinato alle figure di dirigenti, specialisti e tecnici (quota inferiore alla media nazionale, 16%); il 53% destinato ai professionisti commerciali e dei servizi, il 12% destinato alle figure operai, specializzati e conduttori impianti; il 12% destinato a profili generici e infine il 6% destinato agli impiegati. Le nuove assunzioni interesseranno per il 26% giovani, con meno di 30 anni di età e verrà richiesta al 70% esperienza professionale specifica o nello stesso settore. Infine in base al titolo di studio all’8% dei nuovi assunti verrà richiesta la laurea; al 30% il diploma scuola media superiore; al 31% dei casi la qualifica o diploma professionale mentre la scuola dell’obbligo verrà richiesta solo nel 30% delle nuove assunzioni. In 30 casi su 100, conclude la nota, le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati, e prevedono assunzioni pari al 20% del totale richiesto. Le professioni più difficili da reperire risultano rientrare per il 43,4% nell’area della logistica; circa il 41,2% nell’area amministrativa, il 34,5% nell’area aziendale dedicata alla produzione di beni ed erogazione del servizio, il 26,6% nelle aree tecniche e della progettazione e infine il 9,9% nelle aree commerciali e della vendita.