L’annuncio di Filippo Mancuso: “Garante dei detenuti eletto dopo il 25 settembre”. Sovraffollamento nel carcere di Vibo dopo il blitz di Cosenza

L’annuncio di Filippo Mancuso: “Garante dei detenuti eletto dopo il 25 settembre”. Sovraffollamento nel carcere di Vibo dopo il blitz di Cosenza

Il Consiglio regionale, “subito dopo il voto del 25 settembre, provvederà a insediare il ‘Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale’, a cui chiederà di approntare una relazione sulle condizioni del pianeta carceri calabrese”. Lo annuncia il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, in una nota in cui tra l’altro ringrazia Angela Paravati, direttrice del carcere di Catanzaro, che il 5 settembre terrà una conferenza stampa di commiato dal luogo in cui ha prestato servizio per 12 anni. “Va ringraziata per l’egregio impegno dispiegato, con responsabilità e senso delle istituzioni, nella governance di uno degli istituti penitenziari più popolosi e complessi del Paese qual è la casa circon- dariale Ugo Caridi di Catanzaro’, ha dichiarato Mancuso. Caos intanto nel carcere di Vibo Valentia dopo il blitz antimafia scattato giovedì a Cosenza. A lanciare l’allarme è stato il Garante campano dei diritti dei detenuti, Samuele Ciambriello, che è intervenuto sulla situazione dell’istituto penitenziario calabrese essendo la regione ancora priva del Garante. “Nella giornata di giovedì -si legge in una nota- il Garante campano dei diritti delle persone sottoposte a misura restrittiva della libertà personale, Samuele Ciambriello, è stato allertato da diversi familiari di detenuti campani, attualmente ristretti nella Casa circondariale di Vibo Valentia, per sovraffollamento della struttura penitenziaria. I loro parenti ristretti hanno lamentato di trovarsi, da giovedì mattina, in celle con dieci e dodici compagni, a seguito dell’operazione della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, scattata alle luci dell’alba di giovedì nella provincia di Cosenza. Sono preoccupato -dice Ciambriello- per quello che sta succedendo nel carcere di Vibo Valentia. Comprendo, in parte, i motivi e le pulsioni che spingono un giudice a firmare un’ordinanza di misura cautelare in carcere per 200 persone, ma mi chiedo come sia possibile che, prima di eseguire questi blitz, non si verifichino le disponibilità negli istituti penitenziari. È impensabile che vengano prelevati di notte dalle loro case e poi ‘scaricati’ in carceri non adeguati ad accoglierli. Mi sto occupando di questa vicenda – prosegue- perché in Calabria sono tanti i detenuti di origine campana e anche perché è l’unica regione d’Italia che ancora non ha eletto il Garante dei detenuti”.

 

 

 

 

 

 

 

 

desk desk