Landini: “Il lavoro per combattere le mafie”

La ‘ndrangheta “non è un problema locale o territoriale, è una grande questione nazionale e, se vogliamo, anche europea, di qualità della nostra democrazia”. Lo ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini, parlando con i giornalisti a Lamezia Terme, dove sta partecipando a un incontro con il procuratore Nicola Gratteri sui temi del lavoro e della legalità.
“L’iniziativa di oggi – ha sostenuto Landini – significa affermare la centralità del lavoro e del diritto al lavoro. La Cgil ha sempre messo al centro questo, e la vera lotta contro la mafia, la ‘ndrangheta, la malavita organizzata parte proprio dal fatto di garantire il diritto al lavoro delle persone come elemento di autonomia, libertà e anche di costruzione di un pensiero libero che non sia condizionato da altre cose. E’ chiaro che la Cgil è al fianco di chi si batte per la legalità in questo paese contro la malavita organizzata. Del resto – ha poi riferito il segretario della Cgil – credo che i nostri comportamenti siano molto chiari, compresa la scelta che abbiamo fatto di partecipare ed essere soggetti attivi anche dentro i processi, e ci è stato riconosciuto. Vorrei ricordare che far applicare la nostra Costituzione e dire che il lavoro è il fondamento della nostra democrazia significa che garantire questo diritto sia certo, e questa è la condizione per combattere la malavita organizzata”.
Secondo Landini, “siccome siamo difronte al fatto che nei prossimi sei anni la quantità di investimenti che il nostro paese ha a disposizione non ha precedenti nella nostra storia, è evidente che dobbiamo assolutamente alzare tutte le barriere possibili affinché siano respinti qualsiasi infiltrazione e qualsiasi tentativo della malavita organizzata di accaparrare un parte di queste risorse, che mi sembra un problema aperto. Lo dice uno che è nato a Reggio Emilia e vorrei ricordare a tutti che il più grande grande processo contro la ‘ndrangheta non l’hanno fatto a Reggio Calabria ma l’hanno fatto a Reggio Emilia. Questo significa – ha rilevato il segretario della Cgil – che questo non è un problema locale o territoriale, è una grande questione nazionale e, se vogliamo, anche europea, di qualità della nostra democrazia”.
Gratteri: “Non soffocare le imprese e rispettare i lavoratori”
“Voglio ringraziare Landini e la Cgil per questo incontro. Per noi è anche un riconoscimento ed un’attenzione per la magistratura calabrese e per il mio ufficio. Quindi, sono contento e ringrazio ancora. Il tema è importante e più che mai attuale”. Lo ha detto il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, a margine del confronto a Lamezia Terme con il segretario della Cgil, Maurizio Landini, sul tema “Il lavoro parte civile”. “Sono in atto, adesso – ha aggiunto Gratteri – una leggera ripresa economica ed una leggera riapertura. C’è bisogno di manodopera. Bisogna però stare attenti a non soffocare le imprese, che, a loro volta, non devono soffocare gli operai. Serve, quindi, maggiore rispetto per i lavoratori e cercare di trovare un punto di incontro tra la ripresa, nell’ambito della quale, comunque, molte aziende sono alla canna del gas. Va rispettata l’esigenza dei lavoratori di avere una dignità ed una retribuzione”.