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Lamezia/ Reati ambientali, la GdF sequestra uno stabilimento industriale destinato alla produzione di olio d’oliva

Lamezia/ Reati ambientali, la GdF sequestra uno stabilimento industriale destinato alla produzione di olio d’oliva

LAMEZIA TERME(CZ)/ I Finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme, unitamente al Nucleo Operativo di Polizia
Ambientale della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia e alla Sezione di P.G.-Aliquota
“Ambiente-Territorio-Paesaggio”, coordinati dalla Procura della Repubblica di
Lamezia Terme, nell’ambito di indagini in materia di tutela ambientale e salvaguardia
della salute, hanno sottoposto a sequestro preventivo uno stabilimento industriale, sito
nell’area industriale di Lamezia Terme, ove veniva svolta attività di produzione e
vendita di olio, nonché denunciato il titolare in ordine alla prefigurata commissione di
molteplici reati ambientali.
I militari, all’esito dell’attività ispettiva, hanno acquisito significativi elementi di prova
da cui è stato possibile verificare, sia pure in fase investigativa, che lo stabilimento
oleario scaricasse le acque reflue di lavorazione in alcuni terreni posti nelle immediate
vicinanze, attraverso un sistema di collettamento stabile: sul posto veniva anche
rinvenuto un deposito incontrollato di rifiuti speciali riguardanti scarti di opere edili.
Dalle attività ispettive poste in essere per controllare il sistema di smaltimento degli
scarti e dei reflui dello stabilimento oleario, veniva constatato che i reflui, derivanti
dal processo di molitura delle olive, confluivano in alcuni fondi agricoli coltivati
adiacenti e sui quali veniva riscontrata la presenza di un liquido di colore nero di odore
acre e nauseabondo.
Le evidenze investigative concretizzavano un grave quadro indiziario di reità a carico
del titolare dello stabilimento per l’attività di gestione di rifiuti non autorizzata,
danneggiamento e deturpamento dell’ambiente.
L’intero stabilimento industriale, compresele sue pertinenze ed un’area di circa 13.000
mq, utilizzata per l’abbandono di rifiuti speciali, del valore complessivo di euro
700.000,00, veniva, pertanto, sottoposto a sequestro preventivo.

Il sequestro in esame si inserisce nel più ampio progetto investigativo predisposto dalla
Procura della Repubblica di Lamezia Terme, attraverso l’istituzione di un gruppo
investigativo interforze, costituito da militari del Gruppo della Guardia di Finanza di
Lamezia Terme, della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia e della Sezione di P.G.-
Aliquota “Ambiente-Territorio-Paesaggio”, attraverso il quale si intende fronteggiare
l’attuale e pervasivo fenomeno dell’inquinamento ambientale nell’area della piana di
Lamezia Terme.
Il procedimento penale pende nella fase delle indagini preliminari.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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