Lamezia, individuato e fermato il presunto autore di due tentati omicidi

Lamezia, individuato e fermato il presunto autore di due tentati omicidi

CATANZARO. I carabinieri hanno fatto luce sui tentativi di omicidio di Giuseppe Morello e Pasquale Saladino avvenuti, rispettivamente, nel novembre e dicembre del 2011 a Lamezia Terme. Le indagini condotte in questi anni avrebbero permesso di individuare gli autori del gesto nonché di inquadrare il contesto in cui maturò. I carabinieri del nucleo investigativo del Comando provinciale di Catanzaro e della Compagnia di Lamezia Terme hanno notificato un fermo di indiziato di delitto emesso dalla Dda di Catanzaro per tentato omicidio premeditato in concorso aggravato dalle modalità mafiose. Il presunto reo avrebbe programmato, organizzato e direttamente compiuto le diverse azioni delittuose in cui tra l’altro, in una di esse, rimase ferito un bambino. Un nuovo gruppo criminale stava cercando di conquistarsi una piazza di spaccio a Lamezia Terme, nel quartiere Capizzaglie. Per gli inquirenti della Dda di Catanzaro sono da inserirsi in questa strategia due tentati omicidi e diversi atti intimidatori contro esercizi commerciali avvenuti nel 2011. Stamani i carabinieri della Compagnia di Lamezia e del Nucleo investigativo di Catanzaro hanno sottoposto a fermo Francesco Paradiso, accusato di essere l’autore dei tentati omicidi di Pasquale Saladino e Giuseppe Morello avvenuti tra il novembre e il dicembre 2011. Secondo quanto ricostruito, i due episodi erano finalizzati a eliminare soggetti che potevano ostacolare l’attività criminale di Paradiso e del suo gruppo. Il quadro indiziario si poggia non solo sulle dichiarazioni di tre collaboratori di giustizia, ma anche su alcune intercettazioni e attività tecniche svolte nell’immediatezza dei fatti. In particolare l’esame stub effettuato su Paradiso aveva fatto emergere la presenza di alcune cellule compatibili con l’uso di una pistola 9×21. La stessa arma, inoltre, sarebbe stata utilizzata in una serie di atti intimidatori compiuti nello steso anno ai danni di esercizi commerciali di quella zona. I particolari dell’inchiesta sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato il procuratore aggiunto di Catanzaro Giovanni Bombardieri, il comandante della compagnia carabinieri di Lamezia Fabio Vincelli e il colonnello Ugo Cantoni. Quest’ultimo ha sostenuto: “Su Lamezia stiamo ricostruendo tassello dopo tassello una storia criminale, la situazione è sempre più chiara il che non vuole però che sia risolta”.

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