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La drammatica situazione finanziaria della Provincia di Vibo Valentia diventa un caso nazionale

CATANZARO. La drammatica situazione finanziaria della Provincia di Vibo Valentia diventa un caso nazionale. Alla riunione dell’Unione delle Province d’Italia – che si è tenuta mercoledì mattina a Roma per discutere dell’attuazione del decreto legge n. 91/2017 (con cui vengono messi a disposizione delle Province delle Regioni a statuto ordinario 72 milioni di risorse per l’anno 2017) -, il presidente dell’Upi Calabria, Enzo Bruno, è intervenuto per porre nuovamente l’accento sulla necessità di individuare misure idonee a scongiurare la chiusura dell’Ente intermedio calabrese in dissesto finanziario dal 2011. Bruno era accompagnato dal presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia, che ha preso la parola nel corso della riunione, e dal presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci. Sul tavolo dell’Upi le difficoltà della Provincia di Vibo i cui dipendenti non percepiscono lo stipendio da sei mesi e che, allo stato, non ha alcuna possibilità di approvare un bilancio in riequilibrio. La tesoreria della Provincia di Vibo, infatti, continua a negare il nulla osta per il pagamento delle mensilità arretrate: prima dovranno essere accantonati i soldi per la scadenza di tutti i mutui contratti con i vari istituti di credito. I 127 dipendenti attualmente in servizio a palazzo ex Enel, quindi, rischiano concretamente di non ricevere alcuna mensilità. A questo si aggiunge il fatto che oltre il 50 per cento dei 900 chilometri di strada di competenza non sono percorribili in sicurezza (12 sono già chiuse, 25 in quasi stato di abbandono e 17 con gravi criticità). La richiesta del presidente Bruno è che l’Upi nazionale si faccia carico di portare al tavolo del Governo la “vertenza Vibo”. Richiesta “consegnata” direttamente nelle mani del sottosegretario agli Affari regionali, Gianclaudio Bressa, dal presidente Bruno e dai colleghi Niglia e Iacucci, ai quali è stato chiesto l’invio di una scheda dettagliata al fine di valutare la possibilità di predisporre un emendamento alla legge di stabilità 2018, per risolvere in maniera definitiva i problemi della Provincia di Vibo. Al di là delle strumentalizzazioni politiche cavalcate in queste ultime ore, la strada individuata dall’Upi Calabria con il sottosegretario Bressa risulta essere l’unica percorribile per risolvere in maniera definitiva i problemi della Provincia di Vibo. Il presidente dell’Upi Calabria Bruno e della Provincia di Vibo Niglia incontreranno nuovamente il sottosegretario Bressa alla Presidenza del Consiglio dei ministri il prossimo 20 settembre per consegnare la scheda richiesta, per poi partecipare alla riunione del direttivo nazionale dell’Upi convocato per lo stesso giorno.

 

 

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