L’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace si mobilita: “Pronti ad accogliere i profughi afghani”

L’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace si mobilita: “Pronti ad accogliere i profughi afghani”

L’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, “sensibile al dramma che sta vivendo il popolo afghano”, e “in direzione di un’attenzione sempre costante agli ultimi che monsignor Bertolone porta avanti dall’inizio del suo mandato e di cui si è fatto sempre portavoce”, si sta preparando all’accoglienza “concreta e fattiva di persone in arrivo nella nostra terra in cerca di protezione”. Lo si legge in un comunicato stampa.
“La diocesi – è scritto – aprirà le porte ad intere famiglie, con particolare attenzione alle categorie più fragili, bambini e donne. Il vicario generale – annuncia la diocesi – indirizzerà una lettera a tutti i parroci per chiedere loro di segnalare case canoniche vuote o appartamenti non utilizzati, anche in uso a privati, ed anche se ci sono famiglie disponibili ad accogliere piccoli nuclei familiari o anche solo mamma e bambini. Non sarà un’accoglienza gestita in maniera estemporanea ed improvvisata – si evidenzia – ma coordinata da una realtà ecclesiale che nella diocesi ha fatto dell’accoglienza le fondamenta del proprio servizio, ovvero la Fondazione Città Solidale onlus che gestisce attività e servizi per conto dell’Arcidiocesi ed in stretta collaborazione con la Caritas Diocesana e l’Ufficio Migrantes”.

Inoltre, Città Solidale metterà a disposizione anche le strutture SAI da essa gestite e già attive nella Provincia (nei Comuni di Gasperina, Catanzaro, Squillace, San Sostene, Girifalco, Satriano) ed anche quelle che saranno a breve avviate (nei Comuni di Tiriolo, Settingiano e Davoli), in linea con quanto indicato dal Ministero dell’Interno”.

La Migrantes Diocesana “continuerà a dare il suo contributo anche in questo percorso e segnalerà all’ufficio Migrantes Nazionale della CEI la disponibilità e l’impegno della diocesi a collaborare e mettere in atto le linee guida che saranno impartite dal Ministero dell’Interno, della Caritas Italiana e dalla stessa Migrantes Nazionale.Città Solidale, inoltre, impegnata – si legge – anche nell’ambito della formazione ed informazione, svilupperà un’azione sinergica di sensibilizzazione sul territorio, coinvolgendo parrocchie, scuole, associazioni, affinché le azioni di intervento e risposta siano frutto di un lavoro di rete mirato ed efficace, sempre nel rispetto degli orientamenti che saranno dati dalle istituzioni preposte”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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