La crescita economica preoccupa l’Italia in ottica di Commissione europea
Secondo le stime che interessano la crescita economica del nostro Paese, l’Italia dovrebbe rimanere ferma all’1%. Preoccupano le dichiarazioni eseguite dall’OCSE, che conferma come la Germania riuscirà a mantenere un passo differente rispetto a Francia e Italia. Il vero problema è che non si riesce più ad uscire da questo stato di blocco, che l’economia italiana sta subendo ormai da più di un anno. Le previsioni non sono state buone, ed è su questo punto che bisogna fare quadrato e andare a capire come poter cambiare lo stato di forma economica del nostro Paese. Le cifre dovrebbero oscillare tra il +1,6 e il +1,7% per poter stare al passo con gli altri Stati appartenenti all’Eurozona.
Purtroppo l’Italia, con Francia e Portogallo rappresenta invece il fanalino di coda, malgrado ci siano stati incentivi e aiuti da parte di Mario Draghi e della BCE. L’economia tende a faticare più del dovuto e il PIL non è certo decollato. Un leggero segnale positivo dovrebbe emergere tra il 2017 e il 2018, ma il quadro generale è tutt’altro che positivo e valido, specie se letto in prospettiva e in previsione, con un margine di crescita davvero troppo modesto e insoddisfacente. La Commissione europea pare abbia analizzato le previsioni e i dati che andremo a riscontrare a partire dai prossimi mesi. Il Governo italiano ha promosso manovre che dovevano favorire la crescita economica, ma ci sono stati molti punti a sfavore che hanno giocato un ruolo centrale e quindi determinante. In particolare colpisce la mancanza di espansione, dato che la stima di crescita doveva essere pari all’1,1% già a partire dal 2017. Tutto questo non è avvenuto e ora si parla già del fatto di dover rincorrere un dato del PIL che non è per niente incoraggiante. Ancora in salita, dunque e con una crisi nera che attraversa ormai i principali istituti di credito e banche del nostro Paese. Anche la politica pare abbia giocato un ruolo insufficiente così come l’industria e la piccola e media impresa. Certo, se letti in prospettiva ci sono anche segnali e dati più incoraggianti, ma quello che attualmente spaventa e preoccupa è legato al dato che riguarda il 2018. I nuovi dati, contenuti nelle previsioni economiche invernali, sono comunque i più bassi di tutta l’Unione europea.
Le prospettive di crescita dell’Italia rimangono “stabili ma modeste”. In tutto questo tipo di quadro economico e finanziario, bisogna però cogliere anche alcune sfumature positive e saper intervenire per quanto riguarda il settore dell’trading online che attualmente denota una fase davvero valida e un metodo alternativo per fare investimenti direttamente tramite computer. In questo tipo di settore il mercato finanziario può essere sfruttato in positivo, sia con dati positivi, che con dati più negativi e di mancanza di crescita. Del resto, quando si discute di questi argomenti, bisogna anche tenere conto del fatto che i bassi tassi di interesse possono agevolare e favorire una forte domanda esterna. Ed è proprio su questo punto che bisogna insistere e puntare per una rinascita economica e per una crescita finanziaria che al momento sta faticando non poco. L’impegno del Governo di rispettare i dati è stato visto in modo molto positivo della Commissione europea. Ed è esattamente su questi fattori di crescita che bisogna puntare e investire.