La Cicas: “Fermare il depauperamento del centro storico di Catanzaro”

La Cicas: “Fermare il depauperamento del centro storico di Catanzaro”

CATANZARO. E’ stato incentrato sui temi del contrasto al depauperamento commerciale del centro storico l’incontro, svoltosi nella sede della Cicas in Larghetto Educandato tra il presidente della Commissione consiliare alle Attività Economiche al Comune di Catanzaro, Roberto Rizza, e il coordinatore cittadino della Confederazione Francesco Brunk, accompagnato dal responsabile regionale Giampiero Leone. “La Cicas di Catanzaro – riporta un comunicato – vuole contrastare il lento e inesorabile declino del centro storico della città, constatando che, a parte le esistenze urbanistiche architettoniche e di paesaggio, tre sono le risorse a cui fare riferimento: i residenti, gli uffici, le attività produttive. Il quadro che il centro storico offre alla visione di residenti e visitatori è, allo stato, desolante. Nonostante sia evidente lo sforzo che l’amministrazione vigente e le precedenti hanno attuato nel recepire finanziamenti regionali, statali ed europei, – si legge – l’ansia del nuovo ha fatto dimenticare che è primaria l’esigenza di conservazione dell’esistente. Le criticità esistenti (viabilità, parcheggi e delocalizzazione in primo luogo) tutte concorrono a due effetti che si alimentano a vicenda nella loro negatività: il progressivo spopolamento e il continuo depauperarsi del patrimonio commerciale cittadino. Occorre spezzare il circolo vizioso, aggredire il problema e non lasciarlo incancrenire. Se scelte superiori hanno indirizzato alla delocalizzazione degli uffici (vedi cittadella regionale), bisogna che da questo momento nessun ufficio pubblico venga spostato altrove. In parallelo – chiede la Cicas – si incrementi l’avvio di nuove attività culturali e formative superiori: l’Accademia di belle arti trovi adeguata sistemazione, il Conservatorio musicale acquisti l’evidenza che merita, l’Università ampli l’offerta di corsi umanistici che non abbisognano di strutture specializzate ma di ampi contenitori sì”. Nel corso dell’incontro la Cicas ha esposto una serie di punti di possibile attacco al circolo vizioso che autoalimenta i due fenomeni collegati: ripristino delle attività ludiche e punto ristoro a Villa Trieste; contributo da parte degli operatori economici e dell’amministrazione comunale al reintegro parziale del biglietto d’ingresso del teatro/cinema/esercizi commerciali con il biglietto della sosta auto; apertura del teatro Politeama alle attività culturali del territorio con ticket accessibili; creazione albo comunale a norma di legge come presupposto al Mercatino dell’usato – dell’antiquariato, dell’hobbistica e del vintage da svolgere con cadenza fissa su Corso Mazzini; ridare dignità normativa e logistica al commercio su aree pubbliche; porre limiti seri al perdurare dell’imbarazzante consuetudine dei Farmer’s market “che agiscono – scrive la Cicas – al di fuori delle norme igieniche e commerciali con il placet delle autorità preposte”; iniziative adeguate a contenere i fitti degli esercizi commerciali, così come proposto dalla Cicas con la campagna “Caro fitto ti scrivo”; adesione del Comune alla campagna lanciata dalla Cicas “Domenica è sempre domenica”, volta alla chiusura festiva degli esercizi commerciali, compresi i centri commerciali. La Cicas, in occasione del rinnovo della presidenza della Commissione comunale deputata alla regolamentazione, vigilanza e programmazione delle Attività Economiche e Produttive, ha consegnato al suo presidente un promemoria, affinché ne valuti la corrispondenza al vero e ne assuma i proponimenti conseguenti. Roberto Rizza ha messo al corrente i delegati della Cicas “sul lavoro intenso che la Commissione sta compiendo, e ha assicurato che la tematica proposta sarà portato alla sua attenzione e a quello del sindaco per gli approfondimenti del caso”.

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